Era nota come “Nord” o come “l'ambasciata”. Del resto era proprio all'interno dei locali dell'Ambasciata della Corea del Nord a Mosca che si sarebbe trovata la bisca clandestina smantellata dalle autorità russe nei giorni scorsi. Lo fa sapere Mash, testata legata al portale Life. Il Comitato Investigativo russo – riporta l'Ansa – ha dedicato all'indagine oltre sei mesi di lavoro e ha utilizzato ben 600 agenti di polizia per raccogliere il materiale necessario. Le difficoltà sarebbero state legate alla natura “elitaria” della bisca, alla quale si poteva accedere solo su “invito personale” o grazie a “forti raccomandazioni”. Il mini casinò sarebbe stato gestito da una misteriosa “zarina”, Oksana Yurik, per conto del re del gioco d'azzardo clandestino Anton Bazhanov, recentemente arrestato dalle forze dell'ordine con l'accusa di aver creato una rete di bische in Russia. Al momento non vi sono conferme ufficiali da parte del Comitato Investigativo né dichiarazioni dall'Ambasciata nordcoreana.
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