Audizione di fuoco per Brett Kavanaugh

Tutte false le accuse a Brett Kavanaugh. Non ci gira attorno Donald Trump, ammettendo comunque che, in caso di audizione convincente al Senato delle accusatrici del candidato alla Corte suprema, potrebbe anche ricredersi. L'audizione è un momento di pubblico interesse, trasmesso in tv e quindi di grande risonanza mediatica, che rappresenta davvero il punto di svolta per il futuro di Kavanaugh, accusato di molesti sessuali commesse nei confronti di tre donne (inizialmente solo una, una ex compagna di college, aveva sporto denuncia per le sue presunte condotte violente (fisicamente e sessualmente) dando il via a tutto.

L'accusa

Christine Blasey Ford, la principale accusatrice, oggi è una docente e vive una vita che, a suo parere, ha sempre risentito in modo drastico della violenza subita, producendo un “impatto duraturo” sulla suoa quotidianità e anche sulla sua carriera: “L'assalto di Brett su di me ha drasticamente cambiato la mia vita – ha detto -: per molto tempo ho avuto troppa paura e vergogna di dire a qualcuno nei dettagli quanto fosse successo”. Ford ha spiegato di aver tentato di autoconvincersi “ad andare avanti, a proseguire facendo finta che nulla fosse accaduto”. Scenari a cui Trump ha detto di non credere (confermando quindi la fiducia nel candidato alla Corte) ma a proposito dei quali è pronto a ricredersi, alzando notevolmente l'asticella della tensione per Kavanaugh, stretto tra la morsa delle accuse e quella di un disastroso naufragio della sua figura a livello istituzionale.

Le lettere

Nel frattempo, ad alcuni senatori sarebbero giunte nei giorni scorsi alcune lettere anonime, nelle quali si accusava Kavanaugh anche di altri episodi di aggressioni e violenze, una delle quali risalenti al 1988 (per la missiva avrebbe “spinto una donna contro un muro in modo molto aggressivo, per poi cercare di approfittarne sessualmente”), un'altra addirittura al 1985. In entrambe le circostanze, Kavanaugh avrebbe agito sotto forte influsso dell'alcol. A ogni modo, tali lettere risultano ora in corso di analisi e, anzi, secondo alcuni senatori democratici, si tratterebbe di una mossa dei Repubblicani per diffondere false notizie e destabilizzare l'accusa principale, quella di Ford.