“IMPICCATE I NERI”. TORNA IL RAZZISMO NEGLI ATENEI AMERICANI

“Mai un negro entrerà a far parte della Sigma Alpha Epsilon (∑AE). Piuttosto potete impiccarli a un albero”. L’invito non è partito da una riunione notturna e clandestina del Ku Klux Klan nato con l’assurda motivazione di riscattare la razza bianca, ma è stato rivolto ad alcuni studenti su un bus universitario da altri ragazzi i quali hanno intonato canzoni che istigano all’odio e minacciano il linciaggio.

L’atto di razzismo ha provocato la chiusura immediata della sede universitaria in Oklahoma della storica confraternita Sigma Alpha Epsilon, in seguito alla pubblicazione sul Web del video della vergogna: si vedono pugni alzati e frasi come “Sigma è una delle confraternite più conosciute”.

Un atleta della squadra di football dell’Oklahoma University ha lasciato il team dopo aver visto il video. Jean Delance, afroamericano, inizialmente ha annunciato su Twitter il suo ritiro “per motivi personali”. Ma Bob Przybylo, di Sport Illustrated, ha detto di aver parlato con l’atleta, il quale gli ha rivelato che il filmato ha contribuito alla sua decisione.

Nel frattempo, la confraternita Sigma Alpha Epsilon è stata bandita dal campus tra le proteste. I due studenti della Oklahoma University coinvolti nel video razzista che sta suscitando enorme scalpore in America sono stati espulsi dall’ateneo. Le autorità universitarie si sono dette “indignate e disgustate” dalle immagini postate su YouTube.

L’episodio contribuisce ad alzare nuovamente la tensione, già alle stelle, tra bianchi e neri in un ‘America devastata dalle violenze – vere o presunte – della polizia proprio contro i colored. Il rischio che si torni alle intolleranze del dopoguerra è sempre più alto.