Il virus incombe sempre più, un incubo, un mostro invisibile che fa fare i conti non solo con il rischio di collasso del sistema sanitario, ma anche con il rischio di problematiche legate alla criminalità organizzata, all’usura e allo spaccio di droga.
Nella notte tra il 26 ed il 27 Marzo un gruppo di sciacalli ha messo a segno una refurtiva presso l’ospedale Loreto Mare di Napoli. Al piano terra, dove si trova il reparto per l’emergenza Coronavirus, sono stati rubati camici, mascherine, tute e oggetti personali dei dipendenti. Gli infermieri hanno trovato gli armadietti rotti e a quel punto, dolore e rabbia hanno prevalso. Proprio lì, dove si sta facendo una corsa contro il tempo per creare altri posti letto, per creare nuovi reparti di terapia intensiva , in un territorio, dove si sa, non è facile realizzare miracoli, si gioca con la vita degli altri rubando ciò che in questo momento è di vitale importanza.
É questo il risvolto triste della medaglia, una parte, seppur minima della società, che inferocita non collabora creando ulteriori emergenze. Il caso dell’ospedale Loreto Mare, infatti, non è un caso isolato “Rapinatori sciacalli purtroppo stanno colpendo anche le farmacie romane, milanesi e di altre grandi città. Essendo rimaste aperte quasi solo le attività sanitarie e para sanitarie, più facili da prendere di mira rispetto ai supermercati, si sono moltiplicati rapine e furti notturni con scasso. Per fortuna le forze dell’ordine ci stanno dando una mano, ma non possono stare dappertutto. Abbiamo paura”. E’ l‘allarme di Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma e Lazio e vicepresidente Federfarma nazionale, in relazione all’emergenza covid-19.
Ospedali, supermercati, mense, camion diventano così i primi luoghi di saccheggio, le famiglie non lavorano e mentre si avvicina la fine del primo mese di quarantena, molte persone non riescono a fare più la spesa. A Bari, una coppia, portata allo stremo, ha attaccato i cancelli di una banca perché non disposta ad effettuare un prestito, la Polizia è intervenuta per calmare i due, che tra pianti ed urla sono andati via dopo che un altro cittadino gli ha offerto 100 euro per poter fare la spesa.
La solidarietà è sempre forte nell’animo umano, per fortuna i centri Caritas continuano a funzionare, ma bisogna saper reagire. E’ a rischio la vita democratica del Paese, non bisogna che questa situazione si trasformi in rabbia o odio.
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