Continuano le minacce dell’Isis e dei fondamentalisti islamici che ne sposano la causa. Dopo aver attaccato i media francesi, i computer del Pentagono e, solo l’altroieri, il sito di un’azienda vitivinicola della Regione Lombardia e il sito Aki-Adnkronos International, i cyber pirati dell’auto proclamato Califfato colpiscono un altro “fondamentale” – sia ben inteso a livello politico – sito dello Stato italiano.
“Dite al vostro Governo di lasciare in pace il Califfato o sapete a quale rischio andate incontro”. Su un fondo nero, queste poche righe scritte a caratteri bianchi sono la minaccia che l’Isis fa al Belpaese oscurando il sito delle Federcasalinghe: Obiettivofamiglia.it. A quanto sembra l’attacco è stato rivendicato da una organizzazione di hacker fondamentalisti non specificata, ma che si definisce United Islamic cyber force.
A segnalare l’intrusione nel sito è la stessa Federcasalinghe con una nota della presidente Federica Rossi Gasparrini la quale ha comunicato che “per tutti gli altri siti sono già state attivate misure di sicurezza”. Ma dopo aver violato i potenti firewall del Pentagono, come mai i militanti jihadisti scelgono di invadere lo spazio web delle casalinghe italiane? Sarà perché forse iniziano a comprendere il potere che può avere una donna?
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