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Zelensky: “L’elicottero precipitato a Brovary è il risultato della guerra”

“Questo non è un incidente perché è dovuto alla guerra e la guerra ha molte dimensioni non solamente sul campo di battaglia. In guerra non ci sono incidenti , questi sono tutti risultati della guerra”.

Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in video collegamento, relativamente alla caduta avvenuta ieri a Brovary, alle porte di Kiev, provocando la morte di 14 persone tra cui il ministro dell’Interno ucraino, il suo vice, un sottosegretario, i loro assistenti e 1 bambino.

Zelensky: “Diverse teorie sulle cause tragedia elicottero”

“Diverse teorie sulle cause della tragedia dell’elicottero del Servizio di emergenza ucraino che è caduto ieri alle porte di Kiev provocando la morte di 14 persone sono oggetto di indagine”: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento.

Elicottero cade su un asilo, muore ministro ucraino

I resti di un elicottero dietro ad un asilo nel quartiere di Brovary, nell’est di Kiev, raccontano in queste ore la guerra in Ucraina come uno strappo che attraversa i diversi strati del conflitto: ci sono le vittime civili, c’è la paura dei residenti tornati a guardare negli occhi la distruzione alle otto di mattina mentre accompagnano i figli a scuola, ma c’è anche il colpo al cuore della politica di Kiev. Perché a bordo dell’elicottero precipitato c’era il ministro dell’Interno ucraino insieme con il suo vice, un sottosegretario e i loro assistenti. Nessuno è sopravvissuto.

Le ipotesi sulle cause sono tutte sul tavolo, a partire dal sabotaggio da parte dei russi (ma come sospetto inevitabile, dato che nessuna prova è ancora emersa), fino all’incidente, forse dovuto alla nebbia, al volo a bassa quota per evitare i missili e alla scarsa illuminazione a causa delle restrizioni energetiche. Prende intanto piede la possibilità che ci sia stata un’esplosione all’interno dell’apparecchio. In ogni caso, ad abbattere l’elicottero è stata la guerra.

Lo schianto è avvenuto alle 8.30 circa ora locale (le 9.30 in Italia). La conta delle vittime comincia subito e si segnalano anche bambini. Poi la conferma che sul velivolo c’era il ministro dell’Interno Denys Monastyrsky, il suo vice Yevhen Yenin e il segretario di Stato del Ministero degli Affari interni. Nove dei morti erano a bordo dell’aeromobile. Quindi la solita altalena di numeri, che nel giro di qualche ora si assesta sulle 14 vittime, tra cui un bambino.

Il ministro e il suo entourage si stavano recando verso un “posto caldo” del conflitto, a Kharkiv, nel nord-est del Paese, dove avrebbero dovuto incontrare il capo della polizia locale, Volodymyr Tymoshko, che afferma di averne parlato con gli interessati solo il giorno prima. Il ministro degli Interni ha infatti un ruolo cruciale in tempo di guerra, dal mantenimento della sicurezza fino alla gestione della forza di polizia sull’intero territorio nazionale, e al coordinamento di alcune operazioni degli 007 ucraini.

Con la morte del 42enne Monastyrsky scompare quindi anche una figura che è stata fino ad ora centrale nel governo di Volodymyr Zelensky, oltre che uno dei più stretti e fidati collaboratori del presidente. Un legame di lungo corso tra i due, visto che Monastyrsky – giovane e brillante avvocato in politica dal 2014 – nel 2019 era stato tra i primi sostenitori della candidatura di Zelensky. Al suo posto alla guida del dicastero è stato nominato ad interim il capo della polizia nazionale, Igor Klymenko.

“Oggi si è verificata una terribile tragedia a Brovary”, ha reagito a caldo Zelensky, confermando la morte dei membri del governo e annunciando di aver incaricato “il Servizio di sicurezza ucraino, in collaborazione con la Polizia nazionale, di scoprire tutte le circostanze dell’accaduto”. Testimoni oculari hanno riferito che c’è stata un’esplosione a bordo dell’elicottero che “ha volteggiato più volte in tondo e solo dopo è caduto”, colpendo l’asilo prima di schiantarsi vicino a un edificio residenziale. E se per il portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Yury Ignat, è “troppo presto” per stabilire le cause del disastro – è stata creata una commissione statale “che comprenderà diversi specialisti dell’aviazione” – sono varie le ipotesi al vaglio del servizio di sicurezza ucraino Sbu: dalla violazione delle regole di volo al malfunzionamento tecnico dell’elicottero fino ad “azioni intenzionali per distruggere il veicolo”, riferisce Ukrainska Pravda.

Dalla comunità internazionale, Italia compresa, è arrivato il cordoglio all’Ucraina, mentre Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento a Davos, ha chiesto all’Occidente di “non esitare” e inviare velocemente gli aiuti militari di cui Kiev necessita per vincere la guerra. La moglie Olena, presente fisicamente al forum, ha invece consegnato alla delegazione cinese una lettera scritta dal leader ucraino al presidente Xi Jinping, alleato di Putin. “E’ un invito al dialogo”, ha detto Zelenska, aggiungendo di “sperare sinceramente che ci sia una risposta positiva a questo invito”.

Fonte: Ansa

redazione

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