Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in visita di Stato nella Repubblica del Kenya fino al 16 marzo. Martedì 14 marzo, Mattarella è stato ricevuto alla State House dal Presidente della Repubblica del Kenya, William Ruto.
Stamattina, il Presidente Mattarella ha tenuto una Prolusione all’Università di Nairobi. Ultimo impegno, prima della partenza per Roma, la visita all’E4Impact Accelerator, nato per formare giovani imprenditori attraverso collaborazioni tra atenei locali e internazionali.
“Quest’ospite ci ha portato un dono speciale, la pioggia. Da noi è un simbolo della vita, un simbolo di continuità. Ci fa sentire bene perchè senza la pioggia non possiamo vivere. Siamo grati che proprio oggi abbiamo avuto la pioggia a Nairobi dopo un lungo periodo di siccità. Grazie! Grazie!”. Lo ha detto il vice rettore dell’università di Nairobi introducendo l’arrivo del presidente Sergio Mattarella nell’aula magna. In effetti da ieri sera la pioggia cade sulla capitale del Kenya e per i cittadini è una vera festa dopo mesi di una siccità che sta devastando l’agricoltura e le mandrie.
“Per troppo tempo abbiamo infatti affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cambiamento climatico. Eppure non da oggi siamo consapevoli di come le attività umane abbiano un impatto sull’ambiente e sul clima: basti pensare alla deforestazione che ha caratterizzato lo sviluppo di tante aree in Europa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
“Il cambiamento climatico provoca conseguenze nefaste. Si registra ormai da tempo una drammatica diminuzione della biodiversità, in gran parte legata all’abbattimento delle foreste pluviali equatoriali, con la scomparsa di decine di migliaia di specie viventi ogni anno, una irreparabile perdita di varietà genetica, ecosistemi e habitat. Con importanti conseguenze sulla dislocazione della specie umana su un pianeta che vede diminuire progressivamente le aree di insediamento. Si tratti dell’innalzamento delle acque nei mari – che pone a gravissimo rischio la sopravvivenza di numerose isole e delle popolazioni che le abitano – si tratti dell’allargamento progressivo dei fenomeni di desertificazione, si tratti di abbandono di aree marginali. Il fenomeno dei profughi “climatici”, oltre che di quelli dei conflitti, è drammaticamente davanti a tutti noi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
“Gran parte del merito di questa nuova sensibilità va attribuito alla società civile e, in particolare, ai tanti giovani come voi che in tutti i continenti – dall’Africa all’Europa, dall’Asia alle Americhe – mantengono alta la pressione sui Governi e sul settore privato, pretendendo azioni immediate e incisive. È la vostra generazione a essere interpellata, anzitutto. Perché ne va del vostro futuro. Soprattutto in Africa si vivono le drammatiche conseguenze sulla povertà, la malnutrizione, l’accesso alla salute e le prospettive di crescita. Il vostro ruolo è e sarà sempre più esigente ed essenziale”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
“Dobbiamo, tuttavia, chiederci: tutto questo è sufficiente? Credo che, in tutta onestà, sia difficile rispondere positivamente a questa domanda. In segmenti della società e in alcuni Paesi non è presente il senso profondo dell’urgenza e della necessità di interventi incisivi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando dei cambiamenti climatici all’università di Nairobi.
“Gli sforzi dei Paesi industrializzati, che devono essere significativamente accresciuti proporzionalmente alle loro responsabilità, per essere efficaci devono essere accompagnati da un analogo convinto impegno di Paesi – inclusi quelli emergenti -, il cui peso demografico ed economico è diventato prevalente”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
“In uno degli ultimi scritti, dell’Arcivescovo e Premio Nobel Desmond Tutu si legge: ‘Essere i custodi del creato non rappresenta un titolo vano; impone di agire e con tutta l’urgenza che la situazione richiede’. La tutela dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico rappresentano responsabilità ineludibili, che ricadono su tutta l’umanità, nessuno escluso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
“Sono fermamente convinto che su questo tema, così come su molti altri, Africa ed Europa possano e debbano assumere congiuntamente un ruolo di guida. La cooperazione fra Europa e Africa – il cui futuro è in comune – è determinante per promuovere obiettivi ambiziosi. L’Africa detiene chiavi essenziali per il successo delle strategie di de-carbonizzazione del pianeta. La produzione di energia pulita e la sua efficace distribuzione sono fondamentali per lo sviluppo dell’Africa, come indicato nella strategia dell’Unione Africana sul clima. La transizione energetica, con la sua enfasi sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare, apre nuovi e promettenti orizzonti di collaborazione per i nostri continenti. A tal riguardo, con l’istituzione di uno specifico Fondo per il Clima, l’Italia intende proporsi come soggetto di primo piano per interventi di finanza climatica. Dai grandi progetti per l’utilizzo dell’energia solare ed eolica, all’agricoltura 4.0, fino alla produzione di idrogeno verde, le potenzialità per il partenariato fra Africa e Europa sono numerose e tutte altamente promettenti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
Fonte: Ansa
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