Olga Semidyanova, medico militare di 48 anni, madre di dodici figli di cui sei adottati, è morta sul campo di battaglia, al confine tra le regioni di Donetsk e Zaporizhzhya, mentre si prendeva volontariamente cura dei soldati feriti nonostante i comandanti in loco avessero chiesto il ritiro.
Olga era un medico dell’esercito, sempre in prima linea nel prestare le cure ai feriti. Aveva svolto servizio anche durante le ostilità in Donbass nel 2015. Una donna, che proprio per la sua dedizione e il numero dei figli che aveva voluto, era stata insignita del titolo di “mamma eroina” per aver accolto altri sei ragazzi, tutti bambini con problemi, ognuno con un trauma psicologico proveniente dal passato. Ella viveva a Marhanets, nella regione di Zaporizhzhya, sarebbe stata uccisa in combattimento all’inizio dell’invasione russa, presumibilmente lo scorso 3 marzo.
Nel 2015, suo marito si è offerto volontario per combattere in un battaglione Duk. Olga lo ha raggiunto presto come medico militare, per aiutare il suo Paese curando i feriti, fino a questa ultima guerra da cui non ha fatto ritorno.
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