Attualità

Tanti hanno commentato il Vangelo, pochi lo hanno raccontato come lui. Addio a Klaus Berger

E’ morto ieri sera, improvvisamente, per un arresto cardiaco, nella sua casa di Berlino, all’età di 79 anni lo storico, biblista e teologo tedesco Klaus Berger, tra i massimi specialisti in campo internazionale di esegesi del Nuovo Testamento, studioso della formazione dei Vangeli e della nascita del cristianesimo primitivo. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla sua casa editrice Herder. Era professore emerito di teologia neotestamentaria all’università di Heidelberg. Considerato uno dei più noti esegeti di lingua tedesca del secondo Novecento, la sua originale traduzione del Nuovo Testamento (insieme a Christiane Nord) ha riscosso grande attenzione nel mondo accademico, e non solo. Alla traduzione ha fatto seguire un’importante “Commentario al Nuovo Testamento” (due volumi, pubblicato in italiano da Queriniana, 2011) e “Ermeneutica del Nuovo Testamento” (Queriniana, 2001). Insieme ai suoi numerosi testi scientifici, ampia risonanza hanno avuto gli scritti divulgativi di Berger, molti dei quali sono stati tradotti in varie lingue: in particolare il suo libro “Gesù” (Queriniana, 2006) è stato un autentico bestseller.

L’elogio di Ratzinger

Papa Joseph Ratzinger nei suoi saggi sulla figura del Nazareno ha scritto del libro di Berger: “Sulla base di una profonda conoscenza esegetica, l’autore illustra essenzialmente la figura e il messaggio di Gesù nel confronto con le domande del presente” (Benedetto XVI, “Gesù di Nazaret”, Rizzoli, 2007, pagina 410). Tra le altre pubblicazioni tradotte in italiano di Berger figurano: “Psicologia storica del Nuovo Testamento” (Edizioni San Paolo, 2004); “I salmi di Qumran” (Piemme, 1995), “L’apostolo Paolo: alle origini del pensiero cristiano” (Donzelli, 2003), “I cristiani delle origini. Gli anni fondatori di una religione mondiale” (Queriniana, 2009). Nato a Hildesheim il 25 novembre 1940, ricostruisce Adnkronos, Berger ha studiato filosofia, teologia e orientalistica nelle università di Monaco di Baviera, Berlino e Amburgo. Dal 1970 è stato professore alla Rijksuniversiteit di Leida (Paesi Bassi) e, dal 1974 al 2006, è stato docente di teologia del Nuovo Testamento nella Facoltà di teologia evangelica dell’Università di Heidelberg. Dal 2010 ha insegnato nel monastero trappista di Mariawald, a Heimbach, cittadina della Germania nordoccidentale.
Gianluca Franco

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