Svolta nelle indagine del tentato sequestro di un imprenditore a Varazze

Tra le dieci persone per le quali sono scattate le misure cautelari ci sarebbero i mandanti del tentato sequestro sventato dalla Polizia

Svolta nelle indagini del tentato sequestro a scopo di estorsione di un imprenditore genovese quarantenne avvenuto il 19 novembre del 2020 all’hotel Le Vele di Varazze (Savona). In quella occasione, vennero arrestate 6 persone.

In quella occasione, grazie alle intercettazioni, i poliziotti della Squadra mobile di Savona avevano scoperto che il gruppo – dedito allo spaccio di droga – aveva contattato l’imprenditore con la scusa di potergli commissionare un vantaggioso lavoro di catering. L’uomo era stato invitato a raggiungere l’hotel di Varazze – loro base di spaccio e semi vuoto a causa del Covid – dove avrebbe dovuto organizzare un evento per numerose persone.

In realtà, in una delle stanze dell’hotel, era stato progettato di rinchiudere l’imprenditore al fine di farsi consegnare, anche con violenza fisica, una cospicua somma di denaro, in cambio della libertà.

L’arresto dei mandanti del tentato sequestro

Oggi, il gip del tribunale di Genova su richiesta della direzione distrettuale antimafia ha emesso dieci misure detentive. Sono stati gli agenti della squadra mobile di Genova e Savona a eseguire le misure cautelari. Tra le dieci persone per le quali sono scattate le misure cautelari ci sarebbero i mandanti del tentato sequestro che pare fosse stato ideato per avere soldi per acquistare partite di droga.

Finto ricevimento come trappola

L’imprenditore, attivo nel catering, venne invitato in albergo con la scusa di parlare di un ricevimento da un gruppo di persone, 4 uomini e 2 donne, poi rivelatisi spacciatori di droga, residenti in Piemonte e Lombardia.

La polizia, che da settimane seguiva la banda perché sospettata di essere coinvolta in un traffico di droga, aveva però intercettato le telefonate dei sei, scoprendo il tentativo di sequestro a fini estorsivi.

Dopo aver bloccato in autostrada con una scusa l’auto dell’imprenditore, all’appuntamento si era presentato un poliziotto in borghese, mentre in albergo pronti al blitz erano presenti decine di agenti. Da lì, l’arresto dei sei e il proseguo delle indagini, che oggi hanno portato al fermo dei presunti mandanti.