Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ricevuto un dono dal presidente russo Vladimir Putin. Un gesto inatteso ma che conferma il rafforzamento dei legami bilaterali. Ma che potrebbe valere come violazione delle sanzioni Onu a carico di Pyongyang.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ricevuto in dono un’auto dal presidente russo Vladimir Putin “per suo uso personale”, in una mossa che conferma il rafforzamento dei legami bilaterali e che potrebbe valere come violazione delle sanzioni Onu a carico di Pyongyang. La vettura di fabbricazione russa “è stata consegnata domenica ai migliori assistenti di Kim”, ha riferito detto l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna. Kim Yo-jong, la potente sorella del leader, “ha cortesemente espresso i ringraziamenti” del fratello per il dono, affermando che il regalo vale “come chiara dimostrazione delle speciali relazioni personali tra i massimi leader”.
Il dispaccio della Kcna non ha descritto l’auto o le modalità di spedizione dalla Russia, ma è nota la passione di Kim per le vetture di lusso e si ritiene abbia una collezione importante di veicoli stranieri di lusso introdotti illegalmente nel Paese eremita. Tuttavia, in base a quanto è accaduto in passato, è possibile che la vettura in questione sia un modello della presidenziale Aurus Senat di Putin, la limousine ispezionata dal leader nordcoreano lo scorso settembre in occasione del summit tra leader, ottenendo anche l’invito dello zar a salire sul sedile posteriore.
Nel vasto garage di Kim ci sono almeno una Maybach, varie Mercedes blindate, una Rolls-Royce Phantom e una Lexus: sono tutti beni di lusso di cui le risoluzioni Onu vietano l’esportazione verso la Corea del Nord. Gli scambi tra Corea del Nord e Russia sono cresciuti negli ultimi mesi anche per la fornitura di pezzi di artiglieria, razzi e missili balistici da parte di Pyongyang a Mosca, impegnata nel suo sforzo bellico contro l’Ucraina.
Il Cremlino non ha negato né confermato l’uso di armi di fabbricazione nordcoreana, mentre il Nord ha respinto l’accusa sulle spedizioni di armi, un’altra violazione delle sanzioni Onu. Infine, la Kcna ha riferito che una delegazione di funzionari del Partito dei Lavoratori è tornata dalla Russia e che tre nuove delegazioni – in rappresentanza di tecnologia dell’informazione, pesca e sport – sono partite per la Russia.
Fonte: Ansa
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