La marina turca ha annunciato che la nave da ricerca Oruc Reis svolgerà attività nel Mediterraneo orientale, spostandosi anche a sud dell’isola greca di Kastellorizo, da oggi – lunedì 12 – fino a giovedì 22 ottobre. Lo si apprende da un messaggio inviato al sistema di allerta marittima Navtex.
Si riaccendono così le tensioni tra Grecia e Turchia nella zona contesa, già al centro di una lite sui diritti energetici lo scorso agosto, quando i due Paesi vicini ed entrambi membri della NATO hanno organizzato esercitazioni aeree e navali rivali in acque strategiche tra Cipro e l’isola greca di Creta.
Nello specifico, Turchia e Grecia si stanno contendendo i diritti per la ricerca del gas naturale nel Mediterraneo orientale. La Grecia rivendica i diritti sulle acque intorno a Kastellorizo.
Kastellorizo, conosciuta anche con il nome di Castelrosso e, in turco, Meis, è un’isola greca posta all’estremità orientale del suo territorio. E’ infatti situata nel Mar di Levante, a meno di 3 km dalle coste anatoliche della Turchia, mentre dista 72 miglia nautiche da Rodi, da cui dipende amministrativamente.
La Turchia, dal canto suo, sostiene di avere più diritto a svolgere ricerche in quella zona avendo una costa più lunga.
Ankara ha dispiegato per la prima volta la nave da ricerca sismica Oruc Reis e navi da guerra di scorta nelle acque contese il 10 agosto ed ha poi esteso la missione, ignorando i ripetuti inviti a ritirarsi giunti da Atene e dall’Unione Europea. Ma le tensioni risalgono già al lontano 2014.
L’Oruc Reis era stato richiamato in patria il mese scorso in quello che molti speravano fosse un segno di volontà di dialogo tra Ankara e Atene e lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva affermato che il ritiro della nave era finalizzato a dare spazio alla diplomazia.
Ma i funzionari turchi hanno anche insistito sul fatto che la nave fosse solo in manutenzione preannunciando che sarebbe tornata nel Mediterraneo orientale per continuare il suo lavoro.
La nave sarà ora affiancata nella nuova missione di “rilevamento sismico” da altre due navi chiamate Ataman e Cengiz Han, secondo il messaggio Navtex.
L’UE, in un vertice all’inizio di questo mese, ha minacciato di imporre sanzioni alla Turchia se Ankara non fosse riuscita a fermare quelle che ritiene essere “attività illegali di perforazione ed esplorazione energetica” nelle acque rivendicate da Cipro e Grecia.
La Turchia aveva definito la minaccia “poco costruttiva” ma ora la sua ultima mossa causerà ulteriori tensioni anche nei rapporti di Ankara con Bruxelles. Il ministro degli Esteri tedesco è atteso ad Ankara mercoledì, secondo l’emittente di Stato turca TRT, ed è probabile che il Mediterraneo orientale sarà in cima all’agenda.
Il nuovo invio di una nave di esplorazione nel Mediterraneo orientale costituisce “una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza nella regione” da parte della Turchia. Lo ha dichiarato il ministero degli esteri greco in una nota riportata da Ansa.
La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 210. Scoperta la…
La giunta del Myanmar (o Birmania) ha interrotto il rilascio dei permessi per uomini che…
San Giacomo il minore, Apostolo 7,5 ca.-Gerusalemme (Palestina), 62 ca. È figlio di Alfeo e…
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,6-14 https://www.youtube.com/watch?v=uO4FUQtP1H8 In quel tempo, disse Gesù a Tommaso:…
La sanità come bene comune da difendere. "La cura e l’assistenza non devono mancare mai,…
Sos Venezuela. La situazione dei Diritti umani nel paese latinoamericano non ha subito miglioramenti nell'ultimo…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni