Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto stamattina al Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) accompagnato dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Il Capo di Stato si è collegato con i teatri operativi all’estero dal Coi.
Il Coi è un organismo alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della difesa che esercita la pianificazione, il coordinamento e la direzione delle operazioni militari delle forze armate italiane, delle esercitazioni interforze e multinazionali e di tutte le attività ad esse collegate.
Il Coi, diretto dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, è alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli e sta gestendo l’impiego delle Forze Armate nell’emergenza Covid-19.
Per tale motivo quest’anno, per la prima volta, ci sono stati collegamenti anche da località in territorio nazionale come l’ospedale da campo a Perugia, alcuni Drive Through della Difesa dislocati in Italia, personale militare impiegato presso le Rsa.
Sergio Mattarella, in videocollegamento dal Comando Operativo di Vertice Interforze con i militari all’estero, ha rivolto “auguri affettuosi per il Natale e per il nuovo anno ai militari al contingente in Afghanistan. In Afghanistan, ha aggiunto, “la situazione è particolarmente delicata, questo accresce la riconoscenza della Repubblica per quanto state facendo lì e fa risaltare l’importanza della missione che voi realizzate”.
“Con l’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno ci avviamo a concludere un anno impegnativo per la Difesa e per il Paese”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, rivolgendosi nel suo discorso al Presidente della Repubblica Mattarella, il quale si è collegato in videoconferenza con i teatri operativi all’estero dal Comando Operativo di Vertice Interforze.
“Un anno senza dubbio drammatico, per l’emergenza pandemica che stiamo vivendo – ha spiegato Guerini – che ha visto il comparto militare lavorare a 360 gradi per continuare a guadagnarsi sul campo, in Italia e all’estero, la fiducia che gli italiani e la comunità internazionale ci riconoscono ogni giorno”.
“Per questo sono convinto che se nelle terre martoriate dalla guerra e dalle instabilità esiste ed esisterà una possibilità di pace, di libertà e di democrazia, un po’ di questa conquista la dovremo anche alle nostre donne, ai nostri uomini e al loro costante impegno. Un impegno – ha concluso Guerini – che continuerà ad essere un punto di riferimento riconosciuto e apprezzato anche in virtù del sostegno degli Italiani, del Paese intero e delle sue Istituzioni”.
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