L’esodo dei profughi ucraini: 15 km di code al confine con la Romania

Molti i cittadini romeni che offrono pasti caldi e mettono a disposizione le loro case. Al momento, 11 persone si sono dichiarate rifugiati politici

Profughi
foto ©Ansa

Continua senza sosta l’esodo dei rifugiati ucraini verso la Romania, in particolare al valico di frontiera di Porubne-Siret, dove nella notte le tv locali parlavano di una coda lunga 15 chilometri. Oggi il ministero degli esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altre valichi. E’ prevista per oggi una nuova ondata di arrivi. Sono in particolare le famiglie ad abbandonare l’Ucraina: i media riportano molti casi di uomini che accompagnano alla frontiera mogli e figli e tornano indietro per combattere contro i russi. Molti arrivano a piedi da località limitrofe. Sono accolti dalla popolazione con pasti caldi.

Una foto che ha fatto il giro del mondo

Ha fatto il giro dei social la foto scattata nella serata di giovedì con una bambina di non più di cinque anni che attraversa la frontiera di Sighetu Marmatiei trascinando la sua piccola valigia. Le città della Romania vicino al confine – come Suceava, Botosani o Tulcea – sono preparate all’esodo e gli abitanti locali hanno già dimostrato un grande senso di solidarietà. Molti cittadini hanno messo a disposizione viveri e anche le loro case per ospitare i rifugiati, mentre sono diverse le associazioni che continuano a raccogliere cibo, coperte, prodotti per l’igiene, vestiti da offrire agli ospiti ucraini. Alcuni ristoranti hanno esposto cartelli offrendo loro pasti gratuiti. Intanto il governo romeno sta allestendo 39 centri di accoglienza capaci di ospitare fino a circa 7.000 persone per coloro che sceglieranno di rimanere nel Paese. Al momento 11 persone si sono dichiarate rifugiati politici, secondo i dati ufficiali del ministero degli Interni.