Coronavirus, sospetti su un caso in Iran

E' allerta in Iran dove una donna di 63 anni è deceduta in ospedale, a Teheran, per sospetta infenzione da coronavirus. E' quanto riporta il quotidiano statale Iran, sottolineando che le cause del decesso sono al momento sotto indagine e non c'è alcun risultato certo. Le autorità della Repubblica Islamica hanno finora negato le notizie diffuse sui social media di diversi casi di contagi nel Paese, in particolare di Tabiz, Isfahan e Yazd. Una persona, inoltre, è stata arrestata con l'accusa di provocato allarme. Il Ministero della Salute iraniano ha poi sottolineato che non risultano persone colpite dal virus tra quelle rimpatriate dalla Cina e tenute in quarantena. 

Altri 39 casi sulla Diamond Princess

Nel frattempo, si è appreso che sono stati registrati altri 39 casi di infezione da coronavirus a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera che da giorni è in quarantena davanti alle coste di Yokohama. Lo ha dichiarato il ministro giapponese della sanità, Katsunobu Kato. Il totale dei contagi, ora, è di 174. “Su 53 nuovi test effettuati sulle persone a bordo – ha riferito il ministro – 39 hanno dato risultato di positività”. Tra i contagiati c'è anche un dipendente del ministero della Salute giapponese che stava conducendo un'ispezione sulla nave”.  

La situazione globale

Secondo i dati aggiornati della John Hopkins University, sono 1.115 morti in totale per l'infezione del Covid-19. Di questi  1.068 sono stati registrati nella sola provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia con il capoluogo Wuhan, uno solo fuori dalla Cina continentale, a Hong Kong, e uno all'estero, nelle Filippine. Nel mondo, le persone contagiate con certezza sono 45.188, di cui 44.670 nella sola Cina continentale e il  picco, fuori dall'asia, risulta in Germania, con 16 contagiati, seguita da Australia (15) e Stati Uniti (13), mentre l'Italia è ferma a 3. Le persone che sono state contagiate e che sono guarite a livello globale, sempre secondo i dati della John Hopkins University, sono 4.850, delle uali 2.639 nella sola provincia di Hubei, il resto nella altre province e regioni cinesi, una a Macao e una a Taiwan, altre 49 al di fuori della Cina. 

La preghiera del Papa per le vittime del Covid-19

Nel corso dell'udienza generale, che si è svolta nell'Aula Paolo VI, Papa Francesco ha voluto rivolgere una preghiera “per i nostri fratelli cinesi che soffrono di questa malattia così crudele. Che trovino – ha auspicato il Pontefice – la strada della guarigione il più presto possibile“.