Al perdurare dell’emergenza sanitaria in tutta Italia, si alza la voce delle imprese e liberi professionisti del comparto matrimoni ed eventi, riuniti in Federmep. Le richieste sono quelle di ricevere dal Governo indicazioni per quanto possibile tempestive sulla ripresa delle attività del settore e coinvolgimento nei protocolli sanitari (Decreto Ristori).
“Siamo consapevoli che la priorità è arginare la diffusione del virus, ma è necessario che il nuovo Governo sia consapevole che ci sono decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori fermi da mesi, senza alcuna certezza su quando potranno tornare a svolgere la loro professione, e per di più senza ristori”, afferma in una nota la presidente di Federmep, Serena Ranieri.
Nel timore che il divieto di tenere feste possa andare oltre il 5 marzo, “la richiesta che avanziamo è che lo si comunichi tempestivamente, non come accaduto per lo sci e per San Valentino”, aggiunge Ranieri.
Tra le soluzioni proposte, quella di “sottoporre tutti i partecipanti a tampone rapido prima della festa, come proposto da alcuni, è impercorribile. Chiediamo – aggiungono da Federmep – sin da ora al Governo di aprire un confronto con le principali associazioni nazionali del settore perché si arrivi a un protocollo sulla base delle linee guida già in essere che riesca a conciliare le esigenze degli operatori e degli sposi”.
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