TANTI AUGURI JOSEPH. IL PAPA EMERITO COMPIE 88 ANNI

Rocconi

Intellettuale, musicista, teologo, sono solo alcuni degli aggettivi con cui si potrebbe descrivere Benedetto XVI che oggi compie 88 anni. Ratzinger, come annunciato da mons. Georg Gaenswein, sta vivendo questo tempo dedicandosi interamente alla preghiera: “Il Papa Emerito si prepara alla morte” ha detto il prefetto della Casa Pontificia, spiegando che questo fa parte dell’arte cristiana in quanto si tratta dell’incontro decisivo con Dio.

Joseph Aloisius Ratzinger nasce il 16 aprile, sabato santo del 1927 da un’antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera. Nel 1939, all’età di 12 anni si iscrisse al seminario minore di Traunstein dove vi rimase fino al 1942, anno in cui la struttura venne chiusa per uso militare. La guerra lo coglie poco più che adolescente, e lo obbliga comunque a vestire, sia pure per poco, l’uniforme. Sacerdote dal 29 giugno del 1951, studiò filosofia e teologia all’università di Monaco dove la sua formazione risentì del neoplatonismo agostiniano e del pensiero di Pascal, correnti filosofiche molto presenti nell’ambiente culturale tedesco.

Nel 1962 approda a Roma come consulente teologico del cardinal Frings al Concilio Vaticano II facendosi notare per la sua giovane età e la grande sapienza. Nel 1969 è ordinario di Dogmatica a Ratisbona, e 8 anni dopo arrivano da Paolo VI il cardinalato e la guida della diocesi di Monaco. Sarà invece Karol Wojtyla a nominarlo Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1981, intravedendo in lui la figura illuminata dell’uomo di Dio capace di mettere la sua conoscenza a servizio della Chiesa.

Eletto Pontefice il 19 aprile del 2005, Joseph Ratzinger ha raccolto l’eredità di Giovanni Paolo II, portando avanti la sua opera e confermando gli appuntamenti con i giovani alle GmG di Colonia e Madrid. In otto anni di pontificato lascerà in eredità ai fedeli ben tre encicliche: due su una virtù teologale, la terza di dottrina sociale. Un magistero che ha puntato principalmente sull’essenzialità e la profondità. Tra i suoi commentatori molti definiscono l’accettazione del ruolo successore di Pietro come un vero atto di fede, così come nel 2013 lo fu la scelta delle dimissioni, che lo portarono alla nomina di Papa Emerito.