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SVELATO L’ULTIMO MISTERO SU SATURNO: UN GIORNO DURA SOLO 10 ORE

Avvolto in un alone di mistero, Saturno da sempre è oggetto di studi e di ricerche, e anche se ultimamente è stato spodestato dal trono di “Signore degli anelli” dal pianeta J1407b, continua ad essere oggetto di analisi da parte degli scienziati. Questa volta un team di ricercatori israeliani, guidato dal dott. Delize Helled del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Tel Aviv, sembra aver trovato il bandolo della matassa.

In collaborazione con il dott. Eli Galanti e il dott. Yohai Kaspi del weizmann Institute, il dott. Helled ha pubblicato sulla rivista Nature i risultati di una complicata ricerca: determinare la lunghezza del giorno su Saturno. Per la maggior parte dei pianeti del nostra sistema solare, calcolarne la durata del giorno è un compito che si presenta abbastanza semplice. Ad esempio per pianeti rocciosi come la Terra e Marte, per misurare il periodo di rotazione basta individuare un punto caratteristico sulla superficie e attendere che compia un giro completo.

Ma per i giganti gassosi come Saturno o Giove il compito si rivela molto più arduo. Infatti sono ricoperti da spessi strati di nubi che nascondono la loro superficie e non presentano oggetti solidi sulla faccia esterna da poter prendere come punto di riferimento.

Grazie alle osservazioni della sonda Voyager2, lanciata nel 1977 dalla Nasa, si era potuto stimare la durata del giorno del pianeta degli anelli in 10 ore, 39 minuti e 22 secondi, dati ritenuti affidabili per circa 30 anni ossia fino a quando, nel 2014, la sonda Cassini entrò nell’orbita di Saturno e dimostrò che il metodo di misurazione del Voyager2 non era sufficientemente affidabile.

Grazie al metodo di calcolo detto di ottimizzazione statistica, il dott. Helled e i suoi ricercatori sono riusciti a a calcolare il periodo di rotazione del pianeta: 10 ore, 32 minuti e 45 secondi. “Le conseguenze di questi risultati vanno ben oltre la semplice soluzione di un enigma interessante. Prima di tutto il tempo di rotazione ha una grande influenza sui venti e sul tempo meteorologico di Saturno. E, più importante ancora: da uno studio precedente abbiamo rilevato che una differenza di sette minuti ha implicazioni importanti per lo studio della struttura interna del pianeta – ha spiegato il dott. Helled – Possiamo trarre importanti conclusioni sulla nascita del pianeta Saturno. Questa informazione a sua volta aggiunge un elemento importante per lo studio dell’evoluzione del nostro sistema solare e altri sistemi della galassia”.

Manuela Petrini

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