Se diamo alla Catalogna l’indipendenza, le altre regioni della Spagna con aspirazione separatiste come i Paesi Baschi, la Galizia e le Canarie naturalmente sarebbero già pronte a chiedere lo stesso trattamento, con un effetto domino difficilmente controllabile. Cosa rimarrebbe della Spagna se questa idea passasse? Non rimarrebbe altro che Castiglia, Andalusia, Aragona, Extremadura e la Navarra; naturalmente con le Isole Baleari.
Ora la domanda è: quali sono i motivi per i quali vorrebbero la scissione? La risposta è: prettamente economici. Loro sono la regione che versa maggiori contributi per lo Stato spagnolo, il governo quando presenta il bilancio generale per le regioni, non ricambia – sempre secondo loro – con il giusto riconoscimento, con la devoluzione che dovrebbe essere data.
Ma la Catalogna non è come la Scozia, non è una nazione. La Scozia è stata annessa, i catalani sono invece una parte del Paese. E così i due partiti che hanno chiesto il referendum hanno capito di essersi messi in un vicolo cieco, ma non possono più. Sarebbe il caso di ricordare cosa c’è scritto nella costituzione spagnola e sulla bandiera: una e indivisibile. E non è ammissibile che una singola regione pensi al proprio interesse di bottega contro l’interesse generale.
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