Secondo alcuni fisici dell’Università dello Utah, i quali hanno pubblicato uno studio su Nature Geoscience, la tipica struttura “a cipolla” che costituisce l’interno del nostro pianeta potrebbe essere più “ricca” del previsto. Infatti ad una profondità di circa 1.500 chilometri potrebbe esistere uno strato – mai individuato finora – tre volte più denso del previsto che avrebbe la capacità di far “incagliare” temporaneamente le placche che vi scorrono sopra, causando così molti dei terremoti che si generano ad elevate profondità e che fino ad oggi sembravano non avere una possibile spiegazione.
Recarsi a quelle profondità – caratterizzate da un ambiente non particolarmente favorevole alla vita – i ricercatori hanno sperimentato in laboratorio la loro teoria, cercando di ricreare le stesse identiche condizioni di pressione comprimendo i materiali presenti in questo strato tra due incudini di diamante. I risultati mostrano la presenza di questo strato ancora sconosciuto, che con le sue proprietà potrebbe addirittura rallentare la risalita del calore interno della terra. è anche per questo che gli scienziati hanno ipotizzato che il nucleo del nostro pianeta possa essere anche più caldo del previsto.
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