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INTERNET, FIGLI CHE EDUCANO I GENITORI

Alza la cornetta, compone il numero verde trovato sul volantino e parla con un operatore. Superato l’imbarazzo iniziale la voce dall’altro capo del telefono spiega che sul suo computer è necessario installare un filtro per la navigazione così da bloccare quei siti potenzialmente pericolosi o pornografici. Cosa c’è di strano? Che a chiamare l’ 800.980.260 è stato un adolescente e il pc da bloccare era quello del padre.

Non è un film, né la trama dell’ultimo best seller da autogrill, ma è quanto racconta Don Ilario Rolle dell’Associazione Davide.it che si occupa di garantire alle famiglie, le scuole, le biblioteche e le aziende, una navigazione protetta e sicura. Ciò che colpisce è che se fino a poco tempo fa erano i genitori a servirsi di una consulenza telefonica, oggi siano in aumento i casi di giovani che ritengono opportuno educare il proprio papà o la propria mamma. Uno spaccato di realtà a dir poco preoccupante e anche uno schiaffo a quanti credono che i giovani non siano capaci di discernimento e di buon senso.

Certo, queste sono le eccezioni. La regola è che ci siano i genitori a monitorare i figli. Dall’avvio dell’era di internet le abitudini della popolazione sono gradualmente cambiate: sin dal mattino per esempio il ticchettio delle dita sulla tastiera del computer è diventato un rumore familiare, poi un controllo veloce della posta elettronica, un salto su Facebook, uno sguardo alle notizie del giorno e in pochi minuti di navigazione l’occhio dell’internauta è bombardato da immagini, video e pubblicità.

Tutto ciò che appare ai margini della pagina di consultazione non è altro che un invito costante a stuzzicare i bisogni dell’uomo: mangiare, bere, fare amicizie nuove, diventare più magri, più belli, comprare vestiti o soddisfare le proprie fantasie sessuali con una sbirciatina di nascosto. Peggio ancora se si finisce in qualche canale legato all’occultismo e al mondo esoterico. In questo oceano di possibilità in cui si ha la sensazione di avere il mondo a portata di mano, l’Associazione Davide.it ha ritenuto necessario fissare delle “colonne di Ercole” da non oltrepassare, un confine che definisca ciò che è bene da ciò che può far male. Attraverso le tecnologie più avanzate è possibile filtrare i siti contenenti pornografia, violenza, magia, satanismo e qualunque turpiloquio non adatto soprattutto ai bambini.

Il principio fondamentale del portale è quello di riconoscere il potenziale della rete indirizzando le nuove generazioni a farne un uso sano, non una campagna di repressione della curiosità ma una nuova possibilità di educare. Il primo passo che viene consigliato ai genitori è quello di incoraggiare i propri figli ad un dialogo sincero riguardo i loro interessi sul web, stabilire gli obiettivi della navigazione così da sollecitare il giovane ad un uso consapevole della rete; importante, soprattutto per chi ha adolescenti in casa, è preparare i ragazzi a non fornire informazioni personali come indirizzo, numero di telefono, email, foto e né ad accettare di incontrare persone conosciute on-line.

Per facilitare questa fase di crescita è conveniente non lasciare il pc nella stanza dei propri figli ma sistemarlo in un luogo comune a tutti i membri della famiglia, definendo sin dall’inizio il tempo adeguato da dedicare alla navigazione. Si tratta di poche regole. semplici ma efficaci che aiuteranno non solo i piccoli, ma anche gli adulti a fare del progresso tecnologico uno strumento a servizio dell’umanità e non l’ultima schiavitù.

Hortensia Honorati

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