Categories: Archivio storico

Inaugurato Sesame, il primo acceleratore di particelle del Medio Oriente

Si chiama Sesame ed è il primo acceleratore di particelle del Medio Oriente.

Un progetto interculturale

Inaugurato ad Allan, in  Giordania, il “Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East” rappresenta non solo un passo avanti per la ricerca scientifica, ma anche per il dialogo interculturale. Al progetto Sesame hanno infatti collaborato l’Autorità Nazionale Palestinese e IsraeleCipro, Egitto, Iran, Giordania, Pakistan e Turchia.

Per il commissario europeo per la Ricerca, Scienza e Innovazione, Carlos Moedas, Sesame “è un motore di eccellenza scientifica e tecnologica e un potente strumento per migliorare le relazioni tra Paesi, regioni e culture e per promuovere pace e la stabilità nella regione”.

Il contributo italiano

Notevole il contributoe dell’Unione Europea e in particolar modo dell’Italia che, attraverso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ed Elettra Sincrotrone Trieste, ha stanziato un finanziamento ad hoc di 5 milioni di euro attraverso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, gestito dall’Infn.

La luce di sincrotone

Sesame è stato progettato per produrre la luce di sincrotrone, una radiazione elettromagnetica generata da particelle cariche, solitamente elettroni o positroni, che viaggiano a velocità prossime alla velocità della luce e vengono costrette da un campo magnetico a muoversi lungo una traiettoria curva.

Al suo interno gli elettroni vengono dunque accelerati a velocità vicine a quella della luce – che nel vuoto ha un valore di 299.792.458 m/s – e la radiazione che si ottiene in questo modo funziona come un potentissimo microscopio che permette di studiare strutture infinitamente piccole, come quelle di cellule, proteine e nanomateriali. Le applicazioni riguardano numerosi ambiti: dall’archeologia alla biologia, dalla chimica alla fisica, alla medicina. Nel mondo esistono 60 strutture simili, ma nessuna finora in Medio Oriente.

“E’ un progetto ambizioso, lo è per i suoi obiettivi scientifici, ma anche per gli aspetti politici e culturali. Il fatto di essere riusciti a portarlo a compimento testimonia ancora una volta come la ricerca scientifica possa rappresentare un potente strumento di cooperazione tra i popoli”, ha osservato il ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Valeria Fedeli. Fonte: Ansa

 

redazione

Recent Posts

Occupazione in crescita rispetto al pre-Covid

Nel 2023 la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità,…

27 Aprile 2024

Fine settimana di bel tempo, piogge sul Nord Ovest

La temperatura risale durante questo fine settimana, dopo le massime di circa 12 gradi toccate…

27 Aprile 2024

Iran, rilasciato l’equipaggio della nave sequestrata

I 25 membri dell'equipaggio della portacontainer "Ariel" di Msc, sequestrata dai pasdaran 14 giorni fa…

27 Aprile 2024

Israele, sirene di allarme al confine con il Libano

Le sirene suonano al nord di Israele, al confine con il Libano. L'aviazione israeliana ha…

27 Aprile 2024

Scossa di terremoto nei Campi Flegrei

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro nella zona dei Campi Flegrei ha…

27 Aprile 2024

Beato Giovanni da Bitetto: una vita di silenzio e preghiera

Beato Giacomo da Bitetto, Laico frate minore Zara (Croazia), 1400 ca. - Bitetto (Bari), 1496…

27 Aprile 2024