Quanti anni il vino più antico d’Italia? Fino ad ora il primato spettava a quello prodotto in Sardegna circa 3 mila anni fa dalla popolazione nuragica. Dei residui erano stati rinvenuti in un torchio recuperato nel 1993 sul Monte Zara, nei pressi dei Monastir, in provincia di Cagliari.
Ma ora lo scettro gli è stato soffiato da un vino individuato all’interno di una grande giara in terracotta rinvenuta sul monte Kronio, in Agrigento. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori coordinati dall’archeologo Davide Tanasi, dell’Università della Florida Meridionale. I principali testi di storia fanno risalire la nascita della viticoltura e della produzione del vino all’Età del Bronzo, 1300-1100 anni prima di Cristo. I resti trovati nella terracotta non smaltata sembrano invece risalire all’era del Rame, ossia 4 mila anni prima di Cristo. La scoperta, pubblicata sulla rivista Microchemical Journal, spiega che all’interno della giara si sono conservate tracce di acido tartarico e del suo sale di sodio, sostanze che si trovano naturalmente negli acini di uva e nel processo di vinificazione. I ricercatori hanno spiegato che la loro prossima “sfida” consiste nel riuscire a stabilire se questo antichissimo vino fosse rosso o bianco.
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