Il Giappone lancia la sonda Hayabusa2 a 300 milioni di chilometri

Il Giappone si lancia tra le stelle. E’ iniziata bene la missione della sonda Hayabusa2, destinata a raggiungere un asteroide che si trova a 300 milioni di chilometri dalla Terra. Il razzo H-2A contenente Hayabusa2 è partito con successo dalla base di Tanegashima, nella prefettura di sudovest di Kagoshima. Per la piccola meraviglia dell’ingegneria il viaggio nel sistema solare sarà lungo: il suo arrivo sull’asteroide “1999JU3” è previsto per il 2018, il rientro sul nostro pianeta nel 2020. L’obbiettivo è quello di prelevare campioni di roccia dal gigantesco masso per vedere (come teorizzato dagli studiosi) se contiene acqua e materiali organici. Una missione che, per molti aspetti, ricorda quella di Rosetta e del lander Philae, giunto sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko lo scorso 12 novembre.

Hayabusa2 si muove grazie alla propulsione ionica, nel 2018 entrerà in orbita attorno all’asteroide e vi rimarrà per un anno e mezzo circa. Durante questo periodo eseguirà osservazioni ravvicinate della superficie e dispiegherà il lander Mascot (di 10 kg) e tre piccoli rover Minerva (di 0,5 kg ciascuno). Si avvicinerà inoltre alla superficie per raccogliere dei campioni con un braccio robotico, che riporterà sulla Terra. Il viaggio di ritorno dovrebbe avere inizio alla fine del 2019 e concludersi nel 2020.