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I segreti di Chaco Canyon: incisa sulla roccia un’eclissi del 1097

Tra incisioni runiche, costruzioni inspiegabili, simboli criptici e quant’altro, la storia dell’umanità è sempre stata prodiga di lasciti particolari che, attraverso i secoli, sono giunti tutt’altro che a una piena comprensione da parte dei posteri. E’ il caso di esempi ben noti, come quelli sudamericani delle Piste di Nazca o delle mura antiche di Cuzco o, nondimeno, delle iscrizioni rupestri del nord Europa. A questi, però, vanno ad aggiungersi particolari segni di popoli passati che, anche in luoghi meno conosciuti ai più, hanno lasciato testimonianze emblematiche di un passato affascinante ma alquanto sconosciuto. Una di queste tracce, legata ai nativi americani, è ben visibile nel Chaco Canyon, luogo di straordinarie testimonianze storiche legate agli “Antichi” del Nuovo Messico e, più in generale, del sud degli Stati Uniti.

Le meraviglie di Chaco Canyon

Quello che è stato rinvenuto su una delle numerosissime pietre incise della valle tagliata dal Chaco Wash, è una particolare raffigurazione di quello che, a tutti gli effetti, sembrerebbe essere un disco solare oscurato da un’eclissi totale risalente, addirittura, al 1097. Una scoperta non certo recente, visto che il rinvenimento di tale incisione rupestre risale a 25 anni fa: eppure è oggi che, per la prima volta, è stata avanzata l’ipotesi che quanto rappresentato corrisponda a un oscuramento solare di una decina di secoli fa. In questo luogo affascinante e misterioso, considerato sacro da tutte le nazioni indiane presenti nell’area meridionale degli Usa (dagli Hopi, Navajo e Pueblo in particolare), le scoperte non sono certo mancate: eppure, trovarsi di fronte a questa innovativa affermazione scientifica getta sicuramente ulteriori basi per lo studio di questi sorprendenti e avanzati popoli americani.

Un’eclissi totale

“Se guardiamo il disegno fatto da un astronomo tedesco nel 1860 di un’eclissi durante un periodo di forte attività solare – ha spiegato J. McKim Malville, professore emerito del dipartimento di astrofisica e scienze planetarie dell’Università del Colorado a Boulder -, troviamo raggi e spirali del tutto simili a quelli rappresentati nell’incisione di Chaco”. L’incisione, infatti, mostra una circonvoluzione segnata sulla roccia che, a quanto pare, ricorderebbe una tipica espulsione di massa coronale. Studi incrociati, hanno rivelato che nel 1097 l’attività solare era piuttosto intensa (deduzioni arrivate grazie all’utilizzo del carbonio 14 su tronchi d’albero), circostanza che avrebbe potuto coincidere con un “sole nero” analogo a quello atteso il prossimo 21 agosto. Un segno che, anche nel passato, l’umanità era in grado non solo di osservare ma anche di capire ciò che accadeva nella volta celeste sopra di lei.

Antonio Di Mola

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