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Fatwa dell’Isis contro la Sfinge di Giza: deve essere distrutta

L’allarme di qualche giorno fa sulla programmata sistematica distruzione dei monumenti da parte dell’Isis sembra concretizzarsi. Proprio oggi è stata lanciata una Fatwa contro la Sfinge. Ne dà notizia  il sito english.alarabiya.net. Nel mirino dell’Isis per ora c’è finita la Sfinge di Giza, ma a rischio sono anche le piramidi, i ritratti di Iside, e i meravigliosi geroglifici con le scene di vita quotidiana dell’antico Egitto. Il gruppo Ansar Bayt al Maqdis, affiliato all’Isis che opera in Egitto tagliando teste e uccidendo cristiani copti, si prepara a imitare le milizie del Califfato anche nella distruzione delle opere d’arte.

“La demolizione delle piramidi e della Sfinge è un impegno religioso” si legge nella nota che poco prima aveva definito “idoli” i monumenti dell’antichità. “La loro distruzione – prosegue la nota – è un dovere della Sharia (legge islamica), come hanno affermato molti testi … I testi su questo argomento sono molti e conosciuti ma la loro messa in pratica è ristretta all’abilità dei singoli … Quindi, se non è possibile distruggere le piramidi e la sfinge perché le autorità lo impediscono, i musulmani non devono commettere peccato”. L’annuncio ha infiammato il dibattito nei media egiziani. Si tratta di una questione già discussa in passato, ad esempio nel 2012 gli studenti egiziani avevano denunciato ogni fatwa che promuovesse la cancellazione del patrimonio culturale dell’età dei faraoni.

Un rischio evidente anche in Libia dove il patrimonio archeologico di epoca romana, da Cirene a Sabrata a Leptis magna, è stato in questi anni preservato dalla cura di tante missioni archeologiche italiane con l’ausilio degli autoctoni anche dopo la caduta di Gheddafi; e ora rischia di essere smantellato e di finire in vendita sul mercato nero.

Il ministro del Turismo egiziano – intuito il pericolo – da tempo ha deciso di rispondere alla paura dimostrando sicurezza: rendendo accessibile ai visitatori – in maniera del tutto eccezionale – l’area sottostante la Sfinge. Evento del tutto eccezionale in quanto fino ad oggi era possibile ammirarla solo da un belvedere, ma come afferma il premier egiziano Mahlab, a breve si potrà camminare direttamente tra le sue zampe. Una sfida alla sfida.

Maurizio Piccirilli

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