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Cosa succede quando ci divertiamo: 3 cose che non sai sulla risata

Triiiiiiiiiin… Triiiiiiiiin… Maledetta sveglia… Puntuale come il sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket: mi impone di alzarmi. Vorrei restare a letto, dimenticare tutto e tutti. Ma ci sono loro: i miei doveri, iniziano a martellarmi il cervello. “Come pagherai le bollette a fine mese?!”; “Ricordati che il frigo e vuoto!” Ok avete vinto mi alzo e vado a lavoro.

Ormai è buio dovrei tornare a casa. Il peso della giornata, lo stress, i colleghi insopportabili: ho bisogno di consolarmi al bar con gli amici. E’ già da un po’ che aspetto ma dell’autobus non c’è nemmeno ombra. Ed ecco giungere verso la fermata un ragazzo goffo, alienato, con le sue cuffie, e gli occhi fissi sul tablet, più luminoso del lampione. “Gioventù bruciata mi dico”. Poi lo sento. All’inizio è come un singhiozzo leggero, una smorfia rumorosa, poi non si trattiene più, il giovanotto scoppia a ridere.

Dentro di me penso: “Ma che diavolo ti ridi!” Ma lui continua, a volume sempre più alto. Vorrei reagire per farlo tacere, ma inspiegabilmente, mi sembra buffo. Nel guardarlo quasi lo invidio. Ad un certo punto nel mio stomaco avverto come una sorta di piacevole solletico; cerco di trattenerlo ma non riesco, scoppio a ridere e non riesco a fermarmi. Passata l’euforia mi sento stranamente meglio più leggero. In fondo non è stata una brutta giornata. Ma cosa mi è successo? Meglio tornare a casa.

Le mura domestiche e il profumo della cena sul fuoco, però, non riescono a distrarmi dai miei pensieri, ormai concentrati su quello strano evento. Ho riso senza averne motivo, semplicemente osservando uno sconosciuto che lo faceva. Sono malato? Devo preoccuparmi? Così accendo il pc, vado su Google e cerco una risposta alle mie domande. Scopro che il dott. Hunter Doherty “Patch” Adams considera la risata come l’antidoto per tutti i mali. Mi accorgo che in tanti si sono trovati nella mia situazione, reagendo allo stesso modo. Ridere è davvero contagioso, ecco perché…

La risata indotta

Indipendentemente dal nostro stato d’animo, alcuni avvenimenti imprevisti possono risultare buffi ai nostri occhi. Una persona che scivola cadendo in malo modo, oppure un modo di parlare impacciato, possono suscitare immediate reazioni d’ilarità. La Gif (Graphics Interchange Format) che segue è stata selezionata per indurre una risata estemporanea. La scena dura appena qualche secondo e per capire bene cosa accade è forse necessario guardarla più volte. La telecamera di sorveglianza riprende dei signori insieme ad un “ospite” molto veloce, guardate bene.

http://www.buzzland.it/wp-content/uploads/2013/12/anigif_enhanced-buzz-5969-1387472057-0.gif 

Pur essendo un’azione apparentemente semplice la risata, in realtà, attiva nel nostro encefalo un processo articolato ed enigmatico. Il sistema limbico, che comprende una serie di circuiti neuronali presenti nella parte più profonda del cervello, è il luogo dove “nasce” la reazione emotiva, in quanto esso è collegato a quello endocrino e quello nervoso. Il telencefalo insieme al corpo striato (o nucleo di base) danno origine ai movimenti connessi all’emozione che si prova. Tali comunicazioni cerebrali attivano nel nostro organismo eventi di natura benefica.

Finale imprevisto

Totò, Alberto Sordi, Lino Banfi, Carlo Verdone, Checco Zalone ed Enrico Brignano sono (giustamente) considerati maestri della comicità. Possiamo considerarli veri terapeuti del “bene comune“, antidepressivi naturali. Tra le tante strategie sceniche usate dai comici, quella del finale imprevisto, riscuote sempre successo. Come funziona? Tecnicamente è semplice. Nel film il regista introduce una situazione comica inducendo lo spettatore a creare un finale ipotetico della scena. Ma con un tocco da maestro la condizione del protagonista cambia inaspettatamente in un nuovo contesto divertente, a chi guarda non rimane altro che ridere.

Ridere aumenta la produzione di ormoni: adrenalina e dopamina. Esse liberano nel corpo endorfine ed encefaline. Le quali hanno la capacità di ridurre il dolore e condurci in uno stato di relax. Quando si ride il battito cardiaco può arrivare a 120 pulsazioni al minuto. Il sangue viene pulsato velocemente causando benefico calore nel corpo. Gli occhi diventano brillanti, e il sistema immunitario si rinforza. Gli effetti positivi della risata nel corpo possono durare fino a 45 minuti da quest’ultima.

La condivisione della risata

La risata per raggiungere il suo vero scopo deve essere condivisa. Non a caso quando si ride inconsciamente cerchiamo con gli occhi il volto della persona vicina. Per gli studiosi ridere è una reazione che aiuta l’uomo a socializzare e condividere affinità. Possiamo considerare i bambini “portatori sani” di questo vero e proprio “virus sociale”. Con le loro smorfie simpatiche riescono a far sorridere chiunque. Prendiamo esempio dai piccoli. Quando impareremo noi “adulti” a condividere le gioie più semplici con i nostri amici?

Quindi ridete sempre, appena ne avete l’occasione. Ma, occhio, ci sono occasioni, o luoghi, in cui potrebbe non essere appropriato…

Autore Ospite

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