Centrafrica: duemila sfollati di nuovo in casa grazie alla Caritas

Dopo aver vissuto per oltre tre anni nel campo d’accoglienza presso la parrocchia San Salvatore, nel 2 ° distretto di Bangui (capitale della Repubblica Centrafricana) circa 2000 sfollati sono infine tornati a casa grazie all’aiuto della Caritas locale. Don Paterne Zolo, vicario della parrocchia, ha detto che il ritorno degli sfollati interni nelle proprie dimore è stato possibile grazie al finanziamento promosso dalla Caritas Bangui con il quale ogni famiglia ha ricevuto un sussidio proporzionale alle dimensioni del nucleo familiare atto al rientro.

“Se si tratta di una singola persona – ha spiegato il sacerdote – la somma è 50.000 franchi Cfa; 75.000 franchi per una famiglia di medie dimensioni; quelle più grandi hanno ricevuto 150.000. Si tratta di una somma che permette di affittare almeno una casa”. “Durante il suo soggiorno a Bangui Papa Francesco aveva promesso di fare un gesto per gli sfollati per facilitare il loro ritorno. Questa promessa si è materializzata oggi ed è la Caritas che ne assicura la sua gestione” ha detto una fonte anonima al Reseau des Journalistes pour le Droits de l’Homme (Rjdh).

“C’è veramente un prima e un dopo la visita di Papa Francesco” avevano raccontato i fedeli della Chiesa nella Repubblica Centrafricana, ad un anno esatto dalla visita di Papa Francesco, avvenuta dal 29 al 30 novembre del 2015. “Nonostante le difficoltà che stiamo attraversando – ricordano – la gente ringrazia ancora per l’amore che il Santo Padre ha dimostrato e continua a dimostrare nei confronti di questo Paese. Le stesse elezioni pacifiche che hanno permesso l’elezione del nuovo Presidente sono considerate come un dono di questa visita”. Faustin-Archange Touadéra, attuale Presidente della Repubblica Centrafricana, è stato elletto il 30 marzo di quest’anno, dopo due anni presidenza ad interim di Catherine Samba-Panza, ex sindaco di Bangui.

A seguito del conflitto interetnico della Repubblica Centrafricana sotto l’amministrazione Djotodia (2013-2014) e le dimissioni del presidente Michel del 10 gennaio 2014, il Consiglio nazionale di transizione (Cnt), aveva eletto Samba-Panza come presidente ad interim da un elenco di otto candidati che hanno tutti dovuto dimostrare di non avere collegamenti con i ribelli Seleka o con gli anti-Balaka, milizie formatesi nella Repubblica centrafricana dopo l’ascesa al potere di Djotodia.

“La nomina a Cardinale dell’Arcivescovo di Bangui, Mons. Dieudonné Nzapalainga, è vista come un’attenzione in più del Santo Padre nei confronti del Paese”, ha sottolineato la stessa fonte, in riferimento alla nomina cardinalizia di Nzapalainga – primo cardinale cattolico del paese centrafricano e attualmente il membro più giovane del collegio cardinalizio di Santa Romana Chiesa – nominato lo scorso 19 novembre.