“Hack your aid”, hackera, cioè rendi più trasparente il tuo aiuto imparando ad analizzare i dati. È il primo evento su questi temi organizzato in Italia e consiste in una giornata di analisi ed esplorazione dei dati per operatori delle ong, del non profit, giornalisti e “smanettoni” di ogni ambito che abbiano voglia di lavorare sui dataset disponibili in tema di cooperazione internazionale. L’hackathon è organizzato nell’ambito dell’Internet Festival di Pisa, dal 9 al 12 ottobre, dai giornalisti del network Dataninja, tra i vincitori del Data Journalism Award 2014 con l’inchiesta Migrants Files, e Donata Columbro di Ong 2.0.
Ma cos’è un hackaton? Il nome nasce dalla fusione di hacker e marathon ed è un evento al quale partecipano esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori, grafici web ma anche blogger e giornalisti. Un hackathon generalmente ha una durata variabile da un giorno a una settimana. Tra le finalità che gli hackathon si propongono, oltre al tradizionale lavoro per la realizzazione di un software, c’è un numero crescente di esempi per i quali gli eventi assumono anche obiettivi didattici e sociali.
Tra le tracce proposte una si rivolge in particolar modo alle Ong e non profit che vogliano approfondire il concetto di “open data” applicato ai propri bilanci, report o database. Guidati da Andrea Borruso, esperto di open data, i partecipanti affronteranno un caso pratico di apertura dei dati imparando a conoscere standard e strumenti. Le altre due tracce sono di natura più giornalistica: una, promossa da Carlo Romagnoli (esperto di data research), mira a raccontare cosa succede a livello internazionale in termini di fondi per l’aiuto, distribuzione e risultati raggiunti, mentre la seconda, guidata da Alessio Cimarelli (Dataninja), approfondirà i dati sulle rimesse dei migranti, un flusso di miliardi di euro inviati alle proprie famiglie d’origine da nord a sud del mondo in crescita costante.
Inoltre, singoli e organizzazioni possono proporre una nuova traccia, portando un team di lavoro e sviluppandolo insieme ai tutor durante l’hackathon. Se i progetti saranno portati a termine, i partecipanti avranno la possibilità di presentare i risultati l’11 ottobre di fronte a esperti internazionali di ong e non profit nella giornata dedicata alla cooperazione e all’innovazione sociale.
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