Responsabilità magistrati, Sabelli: nel testo della riforma ancora due punti critici

Nel testo di riforma della responsabilità civile dei magistrati, pur essendo state eliminate alcune criticità che avevano evidenti profili di incostituzionalità, come l’azione diretta, o che toccavano l’interpretazione delle norme rimangono ancora due punti critici: l’eliminazione del filtro e il travisamento del fatto e delle prove”: a ribadire la posizione dell’Associazione nazionale magistrati è stato il presidente Rodolfo Sabelli, al termine dell’incontro avuto con il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

“Non vorremmo fosse un fuoco di paglia. La prescrizione si deve riformare”, ha detto il presidente dell’Anm. Quanto al primo punto, il filtro per l’ammissibilità dei ricorsi, Sabelli ha spiegato: “Abbiamo ribadito che dovrebbe essere reintrodotto: un intervento che sarebbe tra l’altro coerente con gli strumenti deflattivi previsti dalla riforma del civile”. Sul travisamento, il presidente dell’Anm ha poi sottolineato che “rischia di essere un cavallo di Troia che può trascinare il tema della responsabilità civile sul piano dell’interpretazione”.

Sul travisamento, in particolare, Sabelli ha ribadito la richiesta della eliminazione o, in alternativa, “introdurre puntelli che chiariscano il rapporto tra travisamento e interpretazione. Attendiamo di vedere quali saranno i chiarimenti e gli interventi in sede interpretativa”, ha concluso, riferendosi a quanto assicurato dal ministro. Quanto alla bozza del governo, che prevede la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, di due anni per l’appello e di un anno per la Cassazione, Sabelli ha osservato che si tratta “di una previsione insufficiente. Vedremo quale sarà il destino delle proposte all’esame del Parlamento”, ha concluso riferendosi ai tre testi, del Pd, di Scelta Civica e del Movimento 5 Stelle in discussione in Commissione Giustizia alla Camera.