USA: GAS LETALI TESTATI SUI NERI DURANTE LA II GUERRA MONDIALE

La storia non smette di offrirci orrori: l’ultima triste verità emerge dal Pentagono. Durante la II Guerra Mondiale, l’esercito americano condusse dei test con gas vescicante mostarda (il più noto utilizzato nel conflitto è l’iprite) su 60.000 soldati americani di diverse etnie, la maggior parte neri, ma anche orientali, ispanici e alcuni bianchi, per verificare come la pelle, sulla base del colore, reagisse in modo diverso alle sostanze urticanti, ma potenzialmente letali a dosi concentrate. A raccontare i particolare di questi aberranti test è un servizio della Npr – la radio pubblica americana – e se si guarda bene questi esperimenti non sono così lontani da quelli effettuati da medici nazisti nei campi di concentramento.

Il servizio fa ascoltare la testimonianza di Rollins Edwards, soldato nero che racconta come gli ufficiali al suo comando ordinarono, a lui e a decine di altri commilitoni, di entrare in piccole stanzette di legno, nelle quali venivano chiusi dentro. Dopo poco l’orrore: da alcuni tubi veniva fatto penetrare un mix di gas mostarda e lewisite, ancora più dannoso. “Mi sono sentito come se avessi preso fuoco”, racconta Edwards, “e sentivo gli altri ragazzi urlare, gridare e cercare di rompere la porta”. Continua poi la macabra narrazione, dicendo che alcuni perdevano i sensi, e alla fine uscirono tutti in pessime condizioni. Dice sempre Edwards: “ci dissero che eravamo sottoposti a questi test per vedere gli effetti di questi gas sulla pelle nera”.

Ma il Pentagono non si limito’ ad usare soldati americani afroamericani. Uso anche nippo-americani e portoricani. La stessa sorte tocco’ ad una minoranza di bianchi usati come ‘cavie’ normali per confrontare gli effetti dei gas sulla loro pelle rispetto a quelle delle minoranze. Il tutto senza che poi a nessuna delle vittime di questi test fosse concessa assistenza medica. Messo alle strette il Pentagono ha riconosciuto la veridicita’ dell’inchiesta ma il portavoce, il colonnello Steven Warren si e’ affrettato ad operare una netta distinzione tra quanto faceva la Difesa nella II Guerra Mondiali, 70 anni fa, e quanto accade oggi.