Afghanistan: disordini vicino al palazzo presidenziale di Kabul, 1 morto e 8 feriti

Almeno una persona e morta e 8 sono rimaste ferite a seguito dei disordini andati in scena vicino al palazzo presidenziale di Kabul, in Afghanistan. Fonti giornalistiche hanno indicato che gli incidenti sono avvenuti intorno alla mezzanotte quando gli agenti, per ordine del governo, hanno cercato di smantellare un accampamento organizzato da partiti di opposizione che esigevano le dimissioni del presidente Ashraf Ghani e del premier Abdullah Abdullah.

Bilal Sarway, noto giornalista, ha segnalato sul suo account Twitter, citando una fonte della polizia, che una bomba a mano è stata lanciata dai manifestanti quando ufficiali della forza si sono avvicinati per chiedere la rimozione delle tende collocate due settimane fa. D’altra parte uno degli animatori della protesta, Fahim Fetrat, ha twittato che “la polizia sta sparando sui dimostranti ed usa gas lacrimogeni”. Lo stesso Fetrat ha poi postato la foto del cadavere di un uomo con la didascalia: “Ijazulhaq morto per spari ad alzo zero da parte degli agenti”. Alla fine, hanno constatato i media, le tende sono state rimosse e i manifestanti hanno abbandonato la zona che ora è presidiata dalla polizia.

Nel Paese asiatico lo stato d’emergenza è costante. Otto guardie che si stavano recando al lavoro presso la base aerea afghana di Bagram sono state uccise da sconosciuti che hanno aperto il fuoco contro di loro. Lo riferisce oggi la tv Tolo. Il governatore del distretto ha reso noto che l’attacco è avvenuto nel villaggio di Shah Kah. La base aerea di Bagram è la più grande costruita dagli Stati Uniti in Afghanistan e si trova a circa 40 chilometri a nord di Kabul.

A Jalalabad City, intanto, un giudice è morto e tre persone che lo accompagnavano sono rimaste ferite quando l’auto su cui viaggiavano è saltata in aria per l’esplosione di una bomba magnetica. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pajhwok. La provincia di Nangarhar, confinante con il Pakistan è, insieme a quelle di Kunduz e Helmand, fra le più colpite dalle azioni delle forze antigovernative, talebani, integrati dalla rete Haqqani, ed Isis.