Il Tas annulla la squalifica a vita per 28 atleti russi

Apochi giorni dall'inizio dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang, il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) annulla la squalifica a vita per 28 dei 43 atleti russi accusati di doping. La decisione arriva dopo il ricorso in appello avanzato davanti al Tas dagli stessi atleti condannati per uso di sostanze dopanti durante le Olimpiadi di Sochi 2014. Tra le motivazioni di tale sentenza, l'insufficenza di prove: “Le prove raccolte sono insufficienti per stabilire una violazione delle regole antidoping. Rispetto a questi 28 atleti, i ricorsi vengono accolti, le sanzioni annullate e i loro risultati individuali raggiunti a Sochi 2014 vengono ripristinati”, fanno sapere dal Tribunale. Resta, comunque, la squalifica a vita per altri 15 atleti russi coinvolti nello scandalo.

I commneti di Mosca e del Cio

Ci rallegriamo perché alla fine la giustizia ha trionfato“. E' il commento del Ministro dello Sport russo, Pavel Kolobkov. Secondo Mosca la decisione presa dal Tribunale arbitrale dello Sport dimostra che gli atleti sono “puliti”. Kolobkov non nasconde la speranza che ora i 28 sportivi possano gareggiare agli imminenti Giochi olimpici invernali. Ma il Comitato Olimpico Internazionale (Cio), in una nota precisa: “L'annullamento della squalifica non porta alla automatica partecipazione degli stessi ai Giochi invernali di Pyeongchang”. E sottolinea: “La conferma di 11 casi dimostra ancora una volta con chiarezza l'esistenza di un sistema manipolativo delle norme antidoping ai Giochi di Sochi“. Dal Cio solo tanto rammarico per il fatto che non siano stati trovati i riscontri necessari per gli altri 28 casi.

Putin: “Giochi alternativi”

Mosca non ci sta e il Cremlino si sta muovendo per organizzare una competizione per sportivi russi non ammessi ai Giochi di PyeongChang, in programma dal 9 al 25 febbraio in Corea del Sud. Durante un consiglio dei ministri, il presidente Putin “ha ricordato al governo la sua decisione di organizzare una competizione per i nostri atleti che non sono stati ammessi a partecipare ai Giochi olimpici”, riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.

Gli atleti “graziati”

Tra i 28 atleti russi a cui è stata annullata la squalifica a vita ci sono gli ori olimpici Alexander Legkov (sci di fondo), Aleksei Negodailo (bob), Dmitry Trunenkov (bob) e Aleksander Tretiakov (skeleton). Squalifica annullata anche per Maxim Vylegzhanin (sci di fondo), Albert Demchenko (slittino) Alexander Bessmertnykh (sci di fondo), Nikita Kryukov (sci di fondo), Tatiana Ivanova (slittino), Olga Fatkulina (pattinaggio di velocità), Elena Nikitina (skeleton), Olga Stulneva (bob), Liudmila Udobkina (bob), Evgeniy Belov (sci di fondo), Natalia Matveeva (sci di fondo), Alexey Petukhov (sci di fondo), Evgenia Shapovalova (sci di fondo) Tatiana Burina (hockey), Ekaterina Lebedeva, (hockey) Ekaterina Pashkevich (hockey), Anna Shchukina (hockey), Ekaterina Smolentseva (hockey), Sergei Chudinov (skeleton), Maria Orlova (skeleton), Olga Potylitsyna (skeleton), Artem Kuznetcov (pattinaggio di velocità), Alexander Rumyantsev (pattinaggio di velocità), Ivan Skobrev (pattinaggio di velocità).

Pena ridotta

Per 11 sportivi, il Tas accoglie l'appello e la squalifica a vita viene ridotta alla non partecipazione ai Giochi di Pyeongchang 2018. Gli atleti in questione sono: Aleksandr Zubkov (bob), Alexey Voevoda (bob), Alexander Kasyanov (bob), Ilvir Khuzin (bob), Aleksei Pushkarev (bob), Yulia Chekaleva (sci di fondo), Anastasia Dotsenko (sci di fondo), Julia Ivanova (sci di fondo), Inna Dyubanok (hockey), Anna Shibanova (hockey), Galina Skiba (hockey). Rinviata, invece, la decisione per altri 3 casi: Olga Vilukhina (due argenti nel biathlon a Sochi), Yana Romanova (argento nel biathlon a Sochi) e Olga Zaytseva (argento nel biathlon a Sochi).