Gambia, la situazione politica torna stabile: tornano i turisti britannici

I turisti del Regno Unito hanno iniziato a fare ritorno in Gambia una settimana dopo la partenza di un migliaio di britannici dal Paese africano disposta da vari tour operator. L’evacuazione era avvenuta a causa dell’incertezza politica  determinata dal rifiuto dell’ex presidente Yahya Jammeh di lasciare il potere, nonostante la sconfitta alle ultime elezioni. Il rischio di una guerra civile, specie quando le forze dell’Ecowas avevano varcato il confine per cacciare l’ex leader con la forza, aveva portato a una vera e propria emorragia di turisti occidentali.

Con l’esilio volontario di Jammeh la situazione è stabilizzata e i visitatori possono rientrare per godere delle bellezze del Gambia. A partire dalla “Costa del sorriso“, una delle località marittime più famose del piccolo Paese africano, dotata di due magnifiche spiagge. Un altro tour operator – “Gambia Experience” – ha postato sul suo profilo Twitter una foto che mostra numerosi turisti a bordo di un aereo pronto a decollare per il Gambia.

Il ministero britannico degli Esteri aveva emesso un comunicato nel quale invitava i propri connazionali a lasciare il Gambia o a rifugiarsi in zone relativamente sicure. La stessa nota informava i cittadini del Regno Unito sui rischi che avrebbero potuto correre intraprendendo un viaggio nello Stato africano. Con le dimissioni di Jammeh e la sua partenza per la Guinea Equatoriale, l’avviso è stato revocato.

Adama Barrow, attuale presidente, ha sin da subito potuto contare sull’appoggio da parte della comunità internazionale, Onu in testa. E’ rientrato in Gambia solo lo scorso 27 gennaio dopo aver giurato da capo di Stato in Senegal, mentre Jammeh continuava a restare attaccato alla poltrona. Come suo vice presidente, Barrow ha nominato una donna, Aja Fatoumata Tambajang, militante dell’opposizione che ha portato al potere il nuovo leader del piccolo Paese africano. Pochi giorni dopo la rinuncia di Jammeh il Parlamento ha revocato lo stato d’emergenza.