Salvini annuncia lo stralcio, l'ira di Conte

Densione alle stelle in Consiglio dei ministri, con lo staff dell'esecutivo apparso in rotta di collisione sul decreto Salva Roma.. Una discussione che, dopo il botta e risposta fra i due vicepremier, si è ora spostato nel ben più complesso piano del presidente del Consiglio, il quale sarebbe intervenuto duramente nei confronti del ministro Salvini, reo di aver messo in atto una “prova di forza” all'interno del Cdm. Il premier sarebbe persino arrivato a dire al suo vice:  “Non siamo i tuoi passacarte. Devi portare rispetto a me e a ciascuno dei ministri che siedono intorno a questo tavolo”. Bacchettato sul comportamento tenuto, vist ol'annuncio dello stralcio a del testo a Cdm ancora in corso, così come sostenevano i pentastellati. Da qui il richiamo di Conte.

Il caso Roma

Da dibattito politico, il decreto Salva Roma è ormai un vero e proprio caso. Poco prima dell'inizio del Consiglio dei ministri, al termine di una giornata di botta e risposta, il vicepremier leghista Matteo Salvini annuncia che il provvedimento “è fuori dal dl crescita”, dal momento che sarà pensato come uno strumento per tutti i comuni in difficoltà: “Ci sono tanti Comuni in dissesto, in pre-dissesto – ha spiegato Salvini – noi vogliamo aiutare i cittadini romani, i cittadini catanesi, alessandrini, savonesi: lo faremo con un provvedimento ad hoc”. In sostanza, ha spiegato il ministro dell'Interno, “quando si parla di crescita è importante esserci” e lo stralcio “l'ho concordato con chi c'era”. A occhio, dunque, un successo per la parte di governo a trazione Carroccio.

Il contrasto

All'apparenza però, visto che il collega Di Maio incrementa i toni dello scontro alzando il muro sullo stralcio. In giornata, il vicepremier grillino aveva inasprito lo scontro spiegando a “diMartedì” la sua versione sullo stralcio e attaccando il collega Salvini sul caso Siri: “Se vuoi essere il governo del cambiamento Siri, che sicuramente sarà giudicato innocente, mentre si difende deve stare lontano dalle istituzioni della Repubblica”. E voci interne al M5s confermano l'idea del ministro pentastellato sul Salva Roma: “Non è ancora stato discusso il Dl Crescita, dunque non si è potuto stralciare nulla, meno che meno il salva-Capitale”. Questo, a ogni modo, per il ministro dell'Interno non è un preludio allo scontro nell'esecutivo: “Nessuna crisi di governo, l'Italia ha bisogno di un governo per 4 anni – ha detto -. Il mio rapporto è con il M5S è buono, non ho tempo e voglia per litigare con nessuno”. Una versione che, nonostante il contrasto, ha in parte confermato lo stesso Di Maio: “Il Cdm è stato spostato avanti di un'ora. Non c'è nessuna ripicca e non ci facciamo dispetti. Il lavoro che facciamo ogni giorno è quello che cerchiamo di portare avanti per migliorare la qualità della vita degli italiani: finisco qui e li raggiungo, in ogni caso la relatrice è la ministra Lezzi”.