Usa, salvi i fondi delle città santuario: nuovo stop al bando sui migranti di Trump

Ennesima battuta di arresto al bando sui migranti promulgato dal presidente Donald Trump quando ancora non aveva varcato la soglia dei primi 100 in carica. Infatti un giudice federale di San Francisco ha temporaneamente bloccato il decreto che mirava a tagliare i fondi alle cosiddette città santuario come New York, Los Angeles o Houston, che rappresentano un porto sicuro per gli immigrati irregolari.

La sentenza del giudice

Secondo quanto stabilito dal giudice William H. Orrick, il presidente Donald Trump è andato bel oltre i suoi poteri con l’ordine esecutivo, firmato lo scorso gennaio, con il quale intendeva vincolare i fondi statali alle città che forniva asilo agli immigrati clandestini. “Solo il Congresso – ha spiegato il giudice – ha il potere di imporre una simile condizione“. La decisione, sebbene temporanea, lascia presagire che che i ricorsi sulla costituzionalità dell’ordine esecutivo presentati dalla contee di San Francisco e di Santa Clara saranno accolti. Per Trump è il terzo stop sull’immigrazione, dopo il blocco dei due decreti sul bando agli ingressi da Paesi a rischio terrorismo.

La Casa Bianca annuncia il ricorso

Il capo di gabinetto della Casa Bianca, Reince Priebus, rilasciando un’intervista alla Cnn, ha annunciato che verrà presentato un  ricorso, dichiarando che la decisione del tribunale di San Francisco è l’ennesimo esempio di come “i giudici del nono circuito stiano dando in numeri” mentre il dipartimento di Giustizia ha fatto sapere che la sentenza non allenterà la morsa dell’amministrazione sull’immigrazione clandestina.

San Francisco: con attuazione bando, stimata perdita superiore al miliardo di dollari

La città di San Francisco, la prima a fare ricorso contro il decreto sulle città santuario dichiarando incostituzionale, ha stimato una perdita superiore al miliardo di dollari in fondi federali mentre Santa Clara ha denunciato a rischio 1,7 miliardi dollari, pari ad un terzo delle sue entrate. “E’ per questo che esistono i tribunali – ha osservato sulla Cnn il procuratore generale di San Francisco, Dennis Herrera -. Per bloccare lo spingersi troppo oltre di un presidente e di un ministro della Giustizia che non capiscono la Costituzione o scelgono di ignorarla”.