Coldiretti e E4Impact: verso un’agricoltura sostenibile in Africa

Coldiretti e Fondazione E4Impact insieme per fornire una alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni

© Paesaggio congolese (© Kudra Abdulaziz da Pixabay)

Coldiretti è entrata a far parte della Fondazione E4Impact per promuovere un’agricoltura sostenibile e responsabile in Africa e fornire una alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni

Collaborazione tra Coldiretti e Fondazione E4Impact

Coldiretti, la più grande organizzazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana, entra a far parte della Fondazione E4Impact per promuovere un’agricoltura sostenibile e responsabile in Africa e fornire una alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni. La collaborazione è finalizzata a rafforzare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo, promuovendo progetti di formazione e il trasferimento di know-how ai giovani imprenditori dei paesi emergenti. E4Impact collaborerà con Coldiretti per fornire formazione e supporto tecnico agli imprenditori agricoli africani, con l’obiettivo di migliorare la loro produttività e competitività sui mercati locali ed internazionali, perseguendo l’obiettivo comune di creare una rete di imprenditori agricoli e di promuovere lo sviluppo sostenibile del continente africano.

Letizia Moratti: “Risultati positivi per le comunità locali africane “

“L’ingresso di Coldiretti rappresenta per noi un’opportunità unica di accedere alla sua esperienza e competenza nel settore agricolo, che ci aiuterà a sostenere l’imprenditoria agricola sostenibile in Africa”, ha dichiarato Letizia Moratti, presidente della Fondazione E4Impact. “Siamo convinti che la partnership tra Fondazione E4Impact e Coldiretti possa portare a risultati tangibili e positivi per le comunità locali africane e per il futuro sostenibile del continente”, ha aggiunto.
“L’obiettivo è esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali, sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza e l’emarginazione”, ha sottolineato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini.

Fonte: Agesir