ATTENTATO DI ANSBACH: L’ISIS RIVENDICA

Ancora una volta è il sedicente Stato Islamico a rivendicare l’atroce attentato di Ansbach in Germania, dove un uomo si è fatto esplodere ferendone 15 persone di cui 4 in maniera grave.

“Una fonte di sicurezza ci ha confermato che l’autore dell’operazione martirio nella città di Ansbach in Germania è uno dei soldati dello Stato Islamico”, scrive l’agenzia del Califfato Aamaq, aggiungendo che l’uomo “ha condotto l’operazione rispondendo agli appelli di colpire i Paesi della coalizione che combattono l’Isis”.

Inoltre, le autorità tedesche hanno trovato un video in cui il siriano giura fedeltà al califfo dell’Isis al Baghdadi. Secondo la polizia locale in uno dei cellulari del siriano è stato trovato un video in cui l’uomo minaccia di fare un attacco come rivalsa nei confronti dei tedeschi perchè potrebbero distruggere l’islam. In una prima traduzione, l’uomo dice di agire in nome di Allah.

L’uomo, che secondo alcuni media si chiamerebbe Mohammed Delel, arrivava da Aleppo, in Siria, ed aveva ferite di guerra e necrosi sui piedi e sulle gambe. Non si sa se avesse una formazione militare, ma secondo la polizia tedesca “sapeva come uccidere da solo”. Era stato dimesso da un ospedale in seguito ad una terapia elettroconvulsiva ed era sotto controllo per il suo stato psichico. Durante la sua permanenza ad Ansbach, l’uomo ha cambiato casa due volte.

Inoltre, secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo aveva indosso un rotolo di banconote da 50 euro legate con un elastico. L’attentatore era molto attivo sui social media, dove era presente con ben sei profili Facebook, alcuni dei quali con dati personali falsi.

Secondo una fonte investigativa citata dai media di Berlino il siriano avrebbe effettuato molte chiamate prima di farsi esplodere al concerto. Inoltre era in possesso di due cellulari, come spesso accade per i terroristi islamici che usano i telefonini per innescare le bombe a distanza. Questo perché, sempre secondo la stessa fonte, il siriano non intendeva fare il kamikaze, ma voleva far esplodere la bomba al concerto dopo essersi allontanato.

Durante la perquisizione al centro di accoglienza per rifugiati dove viveva il siriano di Ansbach è stato trovato diverso materiale compatibile con la costruzione di bombe artigianali, come pezzi di ferro e batterie. Il rifugiato era arrivato per la prima volta in Germania il 3 luglio 2014. Era stato destinatario di un foglio di via.