Covid19, la situazione nel mondo. Negli Usa un accordo da 2 bilioni di dollari per rilanciare l’economia mondiale

Sono oltre 400mila i casi di coronavirus confermati in tutto il mondo con 18.919 decessi e 108.619 guariti.

Una pendolare indossa una mascherina nella metropolitana di Clapham North, Londra - Foto © Reuters

Nel mondo la pandemia di Covid-19 conta circa 400mila contagi. Lo rende noto l’ultimo aggiornamento sulla pandemia presentato dalla Jonh Hopkins University. Di questi, si attestano 103.334 guariti 17.454 decessi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte: i numeri continuano ad aumentare, auspicando un’estensione delle misure di contenimento del contagio a livello planetario. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha anche spiegato come il virus si sia diffuso in modo molto veloce.

Stati Uniti

I Repubblicani e i Democratici del Senato americano hanno raggiunto l’accordo per un piano da 2 bilioni di dollari per rilanciare l’economia del Paese. “Finalmente, abbiamo un accordo”, ha detto il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, parlando di un massiccio “livello di investimenti dai tempi della guerra nella nostra nazione”. Il piano dovrà seguire il consueto iter legislativo, ma l’accordo fa ben pensare che il presidente Donald Trump lo firmerà. Sono oltre 50mila i casi positivi negli Usa, che restano il terzo Paese per numero di contagiati, dopo Cina e Italia. Si attestano oltre 600 morti. Intanto, sono quindici gli Stati che hanno emesso l’ordine di stare a casa. Trump è fiducioso: “L’emergenza finirà dopo Pasqua […] Gli Usa non sono fatti per essere chiusi” ha affermato.

Avvisi sulla West Side Highway invitano gli automobilisti a stare a casa – Foto © Peter Foley per EPA

Australia

Anche in Australia aumentano i contagi. L’Australian Veterinary Board ha accettato di assistere l’Australian Intensive Care Society nel localizzare respiratorie altri accessori per rispondere alle urgenti necessità delle unità di terapia intensiva. “Molti modelli di respiratori usati dai veterinari sono esattamente gli stessi degli ospedali umani, quindi gli operatori di terapia intensiva ne conoscono bene l’uso”, ha detto la direttrice esecutiva del Veterinary Council, Julie Strous. Sono molti gli  ospedali veterinari che hanno a disposizione attrezzature come i respiratori meccanici che ora potranno essere utilizzati dai pazienti critici per il Covid-19.

Corea del Sud

Dopo il calo dei contagi di domenica (64), ieri Seoul ha registrato 76 nuovi casi di infezione. Lo ha reso noto il Korea Centers for Disease Control and Prevention. Attualmente i positivi nel Paese sono 9.037, mentre i decessi sono saliti di 9 unità, a 120 con u tasso di mortalità di poco più dell’1%. I casi di infezione importata sono aumentati da 20 a 67 unità: sul totale di 1.203 persone giunte ieri dall’Europa, 101 hanno mostrato i sintomi.

Cina

Oggi la Cina rimuove i limiti agli spostamenti imposti due mesi fa negli sforzi per bloccare la diffusione del nuovo coronavirus. Lo ha comunicato in una nota il Comitato locale di prevenzione e controllo. Il via libera riguarderà tutti i residenti possessori del ‘codice verde’, quelli cioè che non presentano il rischio di contagio. Anche il capoluogo Wuhan, il focolaio della pandemia, vedrà le restrizioni cadere, ma solo a partire dall’8 aprile. Intanto, il Paese registra nuovi casi di contagio di ritorno: almeno 78, di cui uno nella città-focolaio dell’Hubei dopo cinque giorni di fila a quota zero. Secondo i dati aggiornati a lunedì della Commissione sanitaria nazionale, i nuovi contagi di ritorno, in aumento al totale di 427, sono stati 31 a Pechino, 14 nel Guangdong, 9 a Shanghai, 5 nel Fujian, 4 a Tianjin, 3 nel Jiangsu, 2 sia nello Zhejiang e nello Sichuan, e 1 ciascuno per Shanxi, Liaoning, Shandong e Chongqing. Gli ultimi sette decessi si sono registrati a Wuhan.

Controlli di sicurezza all’aeroporto di Pechino, 4 marzo 2020 – Foto © Thomas Peter per Reuters

Spagna

Nel Paese il contagio coinvolge 39.673 pazienti, di cui 3.794 sono guariti. Sono morti 2.696 spagnoli, 514 in più rispetto al giorno precedente. La regione di Madrid è la più colpita con 1.535 morti e 12.352 contagiati. A comunicarlo è stato Fernando Simon, direttore del centro di coordinamento delle emergenze del ministero della Salute, il quale ha ipotizzato che “i primi due o tre focolai negli ospedali abbiano colpito maggiormente il personale sanitario” e parlato della mancanza di protezioni perché “i problemi di accesso al mercato si stanno verificando a livello globale, non c’è una facile disponibilità, stiamo lavorando per risolvere la situazione”.

Francia

Nelle ultime 24 ore, nel Paese si sono registrati 2.444 positivi e 240 decessi. Lo ha annunciato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Il totale dei contagiati è di 22.300, i morti sono 1.110. Salomon ha aggiunto che nel Paese sono effettuati quasi 10.000 test al giorno e che nelle prossime settimane questa cifra raddoppierà e poi triplicherà. Le indicazioni del Consiglio scientifico francese sono quelle di prolungare le misure di confinamento per “almeno sei settimane”, quindi fino a fine aprile.

Germania

La Germania ha risposto all’emergenza Covid-19 italiana mettendo a sua disposizione i reparti di terapia intensiva. Sono stati, infatti, trasferiti due pazienti italiani in terapia intensiva da Bergamo: “Solidarietà Ue ai tempi del covid-19. Con la mediazione dell’Ambasciata tedesca in Italia sono arrivati stasera da Bergamo alla clinica universitaria di Lipsia i primi due pazienti in terapia intensiva” ha scritto su Twitter il Ministero degli Esteri tedesco. Altri sei verranno trasferiti. In Germania solo saliti a 30.150 i positivi, secondo le rilevazioni della Johns Hopkins University, con un bilancio di 130 decessi. Secondo i dati raccolti da Die Zeit online, i casi accertati sarebbero 31.703 e le morti 144, con un raddoppio dei casi negli ultimi 4 giorni.

Un uomo indossa una mascherina nel centro di Lisbona – Foto © Raphael Marchante per Reuters