Una famiglia su due si avvale di una badante

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Sono il 43% del totale le famiglie italiane che si avvalgono o si sono avvalsi di una badante per assistere uno dei propri genitori. Lo rivela la ricerca UP Umanapersone – Ipsos “I bisogni di welfare delle famiglie con necessità di cura conclamate” che sono stati presentati ieri a Firenze nel corso del convegno annuale della rete UP Umanapersone “Fare breccia nei mercati privati: con quali chiavi di ingresso?”.

La ricerca è avvenuta in Toscana. Sono state prese in considerazione famiglie con bambini da 0 a 10 anni, famiglie con anziani non completamente autosufficienti, famiglie con disabili (205 le interviste effettuate nel settembre 2017).

Tra i canali di ricerca di una badante – riferisce Redattore Sociale – prevalgono reti informali: parenti, conoscenti, persone nella stessa situazione (84%) seguiti da Terzo settore (14%), Asl (11%), medico curante (7%), servizi di incontro domanda/offerta (7%). Complessivamente la ricerca di una badante risulta abbastanza facile (71%), sebbene emerga qualche difficoltà per circa una famiglia su tre. L’interesse per un servizio di disbrigo pratiche badanti, segmenta il campione esattamente a metà: il 50% lo ritiene utile e l’altra metà no.

Chi non ricorre a una badante, afferma di riuscire a gestire autonomamente l’accudimento della persona (44%), o ritiene che una persona di famiglia fornisca un accudimento migliore rispetto a un estraneo (21%). Il 79% delle famiglie con disabili si avvale dei servizi di un operatore specializzato (infermiere o educatore), o più di uno. Per la sua ricerca, i canali più utilizzati sono le strutture sanitarie tradizionali: Asl (73%), seguita da medico curante (38%), parenti e amici (22%), struttura specializzata (20%).

Dalla ricerca emerge inoltre che l'importanza dei nonni nel supporto alle coppie con figli. Solo il 19% dei genitori si avvale di una baby sitter, in quanto può contare sull'aiuto dei nonni sia nel quotidiano che in situazionei di emergenza.