Il selfie di Totti fa il giro del mondo. “E’ Il più cool della storia del calcio”

Il Mirror, quotidiano inglese,nel celebrare la doppietta di ieri del capitano della Roma alla Lazio, con annesso record di 11 gol nelle stracittadine, ma soprattutto il suo selfie, pubblica un finto sondaggio: “Francesco Totti è il calciatore più figo di sempre?”.

L’esultanza particolare di Totti ha fatto il giro del web (con i prevedibili fotomontaggi ironici sull’autoscatto) e del mondo. In Germania Sport Bild usa la stessa parola del Mirror e parla del “selfie più cool del mondo del calcio”, mentre il brasiliano Globoesporte è costretto a dire che “Totti offusca Felipe Anderson”, lo spagnolo Marca lascia le prodezze del romanista nella vetrina del calcio internazionale per tutto il giorno, e il quotidiano sportivo francese L’Equipè lo incorona come il “roi du derby”.

Totti, al di fuori dei giornali incassa complimenti da ex compagni e altri vip: Bobo Vieri, che con lui ha giocato un Europeo e un Mondiale: “Grande Totti, selfie da paura”. E persino Jovanotti si inchina: “Di calcio non so niente, ma Totti è Totti”. Semplicemente cool anche nel mondo dello spettacolo!

L’autoscatto del capitano giallorosso è arrivato col secondo centro, quello del pareggio, la superba acrobazia – così simile a quella di Carlo Parola divenuta il simbolo delle figurine Panini – su traversone di Holebas che ha fissato il 2-2 di un Roma-Lazio, pochi giorni dopo aver ridotto a un punto lo svantaggio da una Juventus attesa da una complicatissima trasferta a Napoli.

Esulanza sotto la curva, festeggiamento con i tifosi e corsa del preparatore dei portieri, Guido Nanni, che gli ha passato lo smartphone, qualche secondo a smanettare, poi lo scatto, con la Curva Sud sullo sfondo. Tutto preparato “da una settimana”, il telefono era quello del numero 10, ma sarebbe stato utilizzato solo in caso di doppietta. Un’esultanza talmente bella e inedita che l’arbitro, Orsato, non ha avuto neanche il coraggio di ammonirlo per tempo perso. Il selfie del “pupone” accresce così la “leggenda” che da sempre rende il capitano giallorosso molto più vicino al mito dell “ottavo re di roma” che ad un semplice giocatore.