VESCOVI USA: LA PENA DI MORTE È UN REATO CONTRO LA DIGNITÀ UMANA

“La pena di morte è inammissibile, si tratta di un reato contro l’inviolabilità della vita e della dignità della persona umana”. E’ quanto affermato dai vescovi degli Stati Uniti attraverso una nota diffusa in occasione del decimo anniversario della Campagna contro la pena di morte, lanciata nel 2005. A stilare il documento monsignor Thomas Wenski e il cardinale Sean O’Malley, presidenti, rispettivamente, della Commissione per la giustizia e lo sviluppo umano e del Comitato in favore della vita, entrambi appartenenti alla Conferenza episcopale statunitense. I presuli hanno auspicato che nel Paese si smetta di “cercare di insegnare a non uccidere, uccidendo gli assassini”, perché “questo circolo vizioso di violenza sminuisce tutta l’umanità”.

Nonostante i tanti passi in avanti compiuti – molti Stati americani hanno abolito la pena capitale, altri hanno attuato una moratoria – “c’è ancora un grande lavoro da fare”. “La fede cattolica – hanno spiegato i vescovi – offre una prospettiva unica sul crimine e sulla punizione, una prospettiva basata sulla misericordia e sulla salvezza, non sulla condanna in se stessa”. Infine, la nota congiunta ha suggerito quattro raccomandazioni: pregare per le vittime dei crimini, i condannati a morte e gli operatori giudiziari; stare vicini alle famiglie delle vittime, portando loro l’amore e la compassione di Cristo; imparare gli insegnamenti della Chiesa sulla pena capitale e farli conoscere agli altri; chiedere politiche adeguate per proteggere la società e porre fine alla pena capitale.