CASERTA, MAXI SEQUESTRO DA 11 MILIONI DI EURO A UN IMPRENDITORE DEI CASALESI

Hanno un valore di circa 11 milioni di euro i beni che sono stati sequestrati dalla Dia di Napoli nei confronti di Francesco Grassia un imprenditore edile 70enne di Aversa, Caserta, considerato un membro del clan dei Casalesi fazione Zagaria. Il decreto di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Sant Maria Capua Vetere su richiesta del direttore della Dia. I beni sequestrati sono società e fabbricati, ubicati principalmente nella provincia di Caserta, ma anche diversi beni mobili e rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta dell’uomo.

Secondo quanto è emerso dalle indagini, Grassia è risultato essere colui che doveva fornire continuo appoggio logistico agli affiliati, di nascondere le armi, di riscuotere i proventi delle estorsioni, di reinvestire gli illeciti proventi delle attività di sodalizio. Inoltre nel giugno del 2000 Grassia fu arrestato per associazione a delinquere di stampo camorristico insieme a Zagaria Vincenzo, Biondino Francesco e De Simone Dario.

“I collaboratori di giustizia – si legge in una nota della Dia – concordemente, lo hanno descritto come imprenditore organico al clan dei Casalesi, fazione Zagaria, particolarmente attivo nella riscossione di tangenti e reinvestimento degli illeciti proventi”. Inoltre, Grassia, non era attivo solo nel settore nell’edilizia, ma insieme ad altri dell’organizzazione mafiosa, importava dalla ex Jugoslavia armi di vario tipo, tra cui anche mitragliatori silenziati, fucili a pompa e bombe a mano.