L’Isis usa le autobombe, attentato in Libia: 30 morti

Oltre 30 morti e centinaia di ferite nell’esplosione di tre autobombe avvenute nei pressi di al Qubah, una cittadina nell’est della Libia. Lo riferisce il presidente del Parlamento, Akila Saleh, parlando alla televisione al-Arabiya. Nel mirino dei kamikaze una stazione di rifornimento e un edificio delle forze di sicurezza. La tv al-Jazeera ha spiegato che le esplosioni hanno colpito diversi quartieri della località che si trova tra Derna e Beida.

Il triplice attentato come riferisce l’emittente locale “Libya al Hurra” è stato rivendicato dall’Isis. Intanto a Sirte lo Stato Islamico ha annunciato il coprifuoco che inizierà dopo la preghiera collettiva dell’Ishaa, prevista alle 20 ora locale. Il gruppo jihadista ha preso giovedì il pieno controllo della città occupando le stazioni radiofoniche, le università e gli edifici pubblici.

Intanto l’Isis insediato a Tripoli ha fatto sapere di non essere disposto ad alcun negoziato di riconciliazione nazionale proposto dall’ Onu. A riguardo, il premier del governo nella capitale, ha affermato che in seguito ai raid del Cairo non si potrà “proseguire con il dialogo sponsorizzato dalle Nazioni Unite”. L’ombra della guerra ha intensificato l’esodo dalla Libia dei lavoratori egiziani. Molti di loro sono bloccati nel passaggio tunisino di Ras Jedir a causa dei maggiori controlli previsti lungo il confine.