«Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete» «Beāti ocŭli, qui vident, quae vidētis»
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli oc-chi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Il brano di oggi è una scena di gioia ed esultanza: gioiscono i discepoli, perché i demòni si sono loro sottomessi; esulta Gesù, lodando e compiacendosi del Padre. La gioia è senz’altro la nota dominante del Vangelo di Luca. Essa fa capolino fin dal primo capitolo, nell’annunciazione a Maria: l’angelo Gabriele le annuncia la gioia del concepimento di Gesù (1,28); Giovanni Battista quindi, nel grembo di Elisabetta, sussulta al saluto di Maria (1,41); Maria stessa esulta cantando al suo Signore (1,47); gli angeli infine proclamano una grande gioia per tutti, nella notte di Betlemme (2,10).
In tutti questi episodi, la gioia è sempre associata alla nascita di un bambino. Del resto, proprio questa è l’esperienza più universale tra gli uomini: la presenza dei bambini è portatrice di gioia. Perché i bambini sono la vita che rifiorisce, che sgorga nuova; ma ancora di più, perché nella loro insufficienza a sé stessi, suscitano un istinto di cura e di protezione, dei sentimenti di dolcezza e di tenerezza. I discepoli, in verità, gioiscono però per un altro motivo: per essere riusciti a sottomettere i demòni.
Gesù conferma di aver dato loro il potere di schiacciare la testa dei serpenti: citando il Salmo 91/90, conferma che nessun male potrà ormai colpirli (vv.3-13). Ma proprio lo stesso Salmo spiega il perché di questa vittoria sul male: è per colui che ha fatto di Dio la sua dimora (vv.1-2.9). Anche Gesù aggiunge che il vero motivo per cui devono rallegrarsi è la consapevolezza che i loro nomi siano scritti nei cieli: come avviene all’anagrafe, per ogni bambino che viene al mondo (Ap 2,17).
I discepoli sono nati a nuova vita, hanno in Dio Padre la loro dimora, quale utero nel quale sono concepiti e generati: questa è l’autentica radice della gioia. Scoprirsi bambini nelle braccia del Padre, affidati alla sua provvidenza (Mt 6,32): chi sente questo, vive nella gioia. Si tratta di essere immersi nel mistero di Dio, nella reciprocità d’amore tra Padre e Figlio. Gesù conclude proclamando quindi la beatitudine di quanti fissino lo sguardo su questa realtà, la respirino e se ne alimentino.
Ora, quegli occhi sono i nostri: di tutti coloro ai quali arrivi l’annuncio del vangelo. Gli occhi infatti vengono aperti grazie all’ascolto della Parola: ogni parola è udita attraverso le orecchie, ma poi si fa visione per gli occhi e gusto per il cuore (1 Gv 1,1-3). Il Vangelo ci mostra l’Abbà, il Padre: per questo riempie il cuore di gioia e di dolcezza, così com’è possibile non ai sapienti e agli intelligenti, ma solo agli infanti.
Nuova puntata del nostro podcast settimanale. Puntata speciale con Manuela Petrini e il giornalista sportivo…
Diversi edifici civili distrutti e persone sotto le macerie a Kharkiv, nell'Ucraina orientale, a seguito…
Dopo le dichiarazioni di Macron sull'ipotesi di inviare truppe a Kiev, Tajani chiarisce: "Noi non…
Tragedia annunciata in Brasile dove il crollo parziale di una diga fatiscente, avvenuto dopo delle…
Papa Francesco ha postato un tweet sull'importanza della libertà di stampa. Ha inoltre ricevuto in…
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla cerimonia per i premi David di Donatello, ha…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni