Serie A: ecco la riforma che rivoluzionerà il calcio italiano

Il consiglio federale della Figc ha approvato alcune nuove norme che rivoluzioneranno la Seria A. Questa riforma prevederà 40 arrivi di extracomunitari per il calcio professionistico italiano e porrà quindi fine al “trucchetto”, usato da molti club, di tesserare un giovane anonimo per girarlo poi all’estero per liberare un posto in formazione.

Ecco la riforma: per prima cosa le rose delle squadre di Serie A si porteranno a 25 giocatori di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati; libero tesseramento degli Under 21 e la stragrande maggioranza è italiana. Poi c’é la novità dei cosiddetti “giovani di serie”: l’ extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni. Infine la sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni, dal 2012.

Ma non ci sono solo belle notizie: la Figc è messa piuttosto male sul fronte economico dato che ha un buco di 20 milioni in bilancio. Il Presidente della federazione italiana commenta così: “Quando mai ad un’azienda al mondo gli togli a ottobre 25 milioni di ricavi?  E – continua Tavecchio – cosa deve fare l’amministratore in quel caso? Questo è il tema dominante, il resto sono panzane. Il calcio non può essere soggetto vilipeso ogni volta, noi fatturiamo 6 miliardi all’anno per il Paese ma non possiamo essere il pozzo di San Patrizio, dove si mettono dentro le mani e si tirano fuori i soldi. Alla fine ci attesteremo su una perdita di 10 milioni. Il buco è di 20 milioni ma abbiamo da recuperare attraverso le cessioni che il Coni farà, alla fine recupereremo 10 milioni. Con sacrifici immani riusciremo ad anticipare fondi che scadranno nel 2015-16 poi faremo un discorso molto semplice con la pregiudiziale che nel 2016 non potrà più essere così”.