Liverpool stellare, la Roma affonda: 5-2

La Roma crolla a Liverpool, prende la manita in faccia dai Reds, si sveglia quando è già tardi e torna a casa con una sconfitta pesante: 5-2. Doppietta dell’ex Momo Salah che nel primo tempo ha messo le ali al Liverpool e rattristito una Roma che, fino al gol, aveva retto senza eccessivi patemi e che era andata vicino al vantaggio con una traversa di Kolarov. Poi nella ripresa il crollo: doppietta di Firmino e gol di Manè che, di fatto, aprono a Klopp la strada di Kiev. La Roma si sveglia a giochi fatti, Dzeko e Perotti rendono meno amara la nottata ma chiamano i giallorossi a un secondo miracolo per sperare di passare.

Salah da record

Liverpool e Roma, Una storia di calcio che ritorna dopo 34 anni da quella finale di Coppa campioni del 30 maggio 1984. Più di tre decenni dopo, rieccole faccia a faccia. Benvenuti ad Anfield per Liverpool-Roma. Grossa onta da cancellare in casa giallorossa, grosso motivo per una riconferma per i Reds. Cinquantamila ad Anfield, spettacolo puro, da brividi, compresi i 3 mila romanisti che sanno come farsi sentire. E' il penultimo atto prima di Kiev. Klopp conferma l’undici migliore con la batteria offensiva affidata a Manè, Firmino e all’ex Salah, 31 gol finora e giocatore dell’anno della Premier. Roma con il 3-4-2-1 con Under che vince il ballottaggio con Schick e affianca Nainggolan alle spalle di Edin Dzeko. Kolarov c’è. Spettacolo sugli spalti, una marea rossa e brividi per “You’ll never walk alone”. Arbitra il tedesco Fryck. Parte forte il Liverpool, pressing alto aggressivo ma la Roma tiene botta e non si disunisce. Da destra o da sinistra i Reds creano superiorità, Salah, Firmino e Manè sono spine nel fianco con Fazio e Manolas costretti agli straordinari, mentre Juan Jesus è in affanno. Klopp perde subito Oxlade-Chamberlain per problemi al ginocchio, dentro Wijnaldum. Tanta pressione da parte dei Reds ma la prima vera palla gol è della Roma con Kolarov che, dalla distanza, c’entra la traversa grazie alla deviazione di Karius. La Roma c’è e il Liverpool fa fatica a trovare ampiezza nel gioco. Ma la squadra di Klopp cresce, prende campo, schiaccia la Roma che adesso soffre. Manè si divora due gol fatti, Alisson ci mette le manone per chiudere su un velenoso sinistro a giro di Salah.

Liverpool a valanga

La Roma va in affanno senza trovare contromisure. Il gol è nell’aria e arriva grazie a un affondo in campo aperto di Salah che, dalla destra, rientra sul sinistro e fa partire un tiro capolavoro che muore sotto l’incrocio. Ma l’azione è viziata da un fallo su Strootman: Brych indeciso lascia correre. Salah segna e non esulta e non lo fa neppure allo scadere quando viene imbeccato da Firmino e solo davanti ad Alisson lo beffa con lo scaletto: 2-0 all’intervallo. Una mazzata per la Roma che si ripresenta in campo con Schick al posto di Under senza tuttavia riuscire a cambiare l'inerzia della gara. Di Francesco voleva intensità nelle due fasi ma non è stato accontentato perché il Liverpool ha continuato a spingere e la Roma a provare a ripartire scoprendosi però al controgioco. Salah trova una prateria e in area la tocca per Manè che non sbaglia. I gol sono tre ma diventano quattro due minuti più tardi: Salah salta uno spaesato Jesus e la mette in mezzo per la testa di Firmino che, da un metro, non sbaglia. Poi arriva anche il pokerissimo, ancora con uno stacco aereo di Firmino che non dà scampo ad Alisson. Impietrito Di Francesco, che sognava ben altra Roma. I giallorossi si svegliano troppo tardi. Dzeko firma nel finale il 5-1 e poco dopo Perotti trasforma il rigore del 5-2 a sei dalla fine. Troppo tardi perché il passivo di Anfield è pesantissimo e per ribaltarlo servirà un altro miracolo… calcistico.