Juventus rimontata: col Tottenham è 2-2

Non è bastato un inizio super, alla Juventus, per avere ragione del Tottenham fra le mura amiche dello Stadium nell'andata degli ottavi di finale di Champions League: la doppietta fulminea di Higuain in avvio, infatti, è stata rimontata dalle reti di Kane ed Eriksen, per un 2-2 che lascia tutto aperto in vista della sfida di ritorno a Wembley. Anzi, per la verità lascia un sapore migliore agli Spurs, bravi a riprendersi da un inizio di partita choc e ad agguantare un pari che gli consentirà di presentarsi al secondo atto con il vantggio delle due reti segnate in trasferta. Rimpianti juventini per il rigore fallito dal Pipita sul gong del primo tempo, stampato sulla traversa quando avrebbe potuto rappresentare il colpo del k.o. per gli inglesi, in quel momento sotto di 2-1. Allegri però non fa drammi e non vuole sentire disfattismi: certo è che in Inghilterra servirà una Juve ben più continua di quella vista oggi.

Inizio da sogno

Con Dybala infortunato, Allegri sceglie ancora Bernardeschi esterno alto a sinistra, con Douglas Costa che agisce fra le linee dietro a Higuain e Mandzukic a fare il tornante; negli Spurs, la sorpresa di Pochettino è Erik Lamela, schierato titolare nonostante sia da poco rientrato da un lungo infortunio e chiamato a dare supporto all'ariete Harry Kane, guardato a vista da Chiellini. Ma, dopo 75'', ogni tattica viene depennata: Pjanic calcia una punizione dalla trequarti scucchiaiando per Higuain che, scattato oltre la linea dei difensori (in posizione sospetta) piega le mani di Lloris con una girata al volo potente e precisa. Una rete a freddo che colpisce il Tottenham in pieno volto e lo lasci stordito a subire le iniziative juventine. E al 9' arriva già il 2-0: Davies interviene goffamente su Bernardeschi provocando il rigore che il Pipita trasforma piegando (di nuovo) la mano destra al portiere francese. Sembra il preludio a una favola e, invece, il Tottenham si ricorda improvvisamente di essere la squadra che ha fatto più punti di tutte nella fase a gironi e inizia a macinare gioco: è Christian Eriksen il fulcro della manovra ed è il suo piede sapiente a mettere sulla testa di Kane l'occasione dell'1-2, sventata però da Buffon che, qualche minuto dopo, devia in angolo un diagonale dell'attaccante. Con gli Spurs che alzano il baricentro, la Juve potrebbe chiudere il discorso in contropiede ma Higuain, dopo aver ricevuto da Pjanic e saltato un paio di difensori, conclude a lato. E allora sono gli inglesi a passare: Dele Alli raccoglie un pallone recuperato da Dier e imbecca Harry Kane, bravissimo a saltare Buffon e piazzare il meritato 2-1. Ma le emozioni non sono finte: altra ingenuità difensiva degli Spurs, con Aurier che stende Costa lanciato a rete e spedisce Higuain nuovamente dal dischetto. Il Pipita, però, spedisce il pallone sulla traversa e lascia il risultato in bilico alla fine del primo tempo.

Battaglia a Wembley

Nella ripresa la Juve parte forte ma il mancino affilato di Bernardeschi incontra la bella risposta di Lloris , così come la zuccata di Mandzukic finisce dritta fra le braccia del capitano degli ospiti. La sofferenza dei bianconeri, però, è soprattutto a centrocampo, dove Eriksen fa il bello e il cattivo tempo creando costantemente grattacapi alla granitica difesa juventina. Kane ci prova con un destro che impegna Buffon ma è proprio il danese a centrare la rete del pareggio, infilando il portiere di casa con una punizione rasoterra che ne piega i guantoni, regalando agli Spurs un 2-2 che vale davvero come una vittoria. A Londra, gli uomini di Allegri saranno chiamati a dare quella continuità vista nei primi 10 minuti anche se, con un avversario così, sarà tutt'altro che facile.

Basilea – Manchester City 0-4

Se fra Juve e Tottenham è tutto rimandato al match di ritorno, il discorso fra Manchester City e Basilea è già chiuso: i Citizens asfaltano gli elvetici a casa loro, uscendo dal St. Jakob's Park con uno 0-4 che non ammette repliche. O meglio, ne ammette alcune dei padroni di casa, in veemente protesta quando Otamendi interviene goffamente su Oberlyn provocando quello che, per l'attaccante, era rigore mentre per l'arbitro non lo era.  E, manco a dirlo, qualche minuto dopo Gundogan trova la zuccata vincente su angolo di De Bruyne per l'1-0. Il vantaggio spiana la strada agli uomini di Guardiola che raddoppiano con il sinistro vincente di Bernardo Silva e fanno tris con il destro micidiale di Aguero. A calare il poker, a inizio ripresa, ci pensa ancora Gundogan con una bella conclusione a giro. Tutto troppo facile.