In casa Parma dopo pulmini e auto ora via anche i computer

Dopo giocatori e tesserati, ieri hanno fatto le prime mosse per tutelare i propri diritti anche i dipendenti del Parma, per gran parte dei quali l’ultimo stipendio ricevuto è quello di novembre. Assieme a un sindacato, è stata stabilita una piattaforma di interventi per seguire da vicino i prossimi passi. I primi a partire erano stati i pulmini e le auto a Collecchio, oggi, una ditta d’informatica ha ritirato computer e stampanti che il Parma aveva in leasing e che da mesi non pagava più. Mentre presso il Tardini ha chiuso il Parma Store.

“Nella notte abbiamo completato la due diligence legale e fiscale, adesso ci muoveremo di conseguenza – dichiara in esclusiva  il presidente Manenti , con Sportal.it– Ora abbiamo in mano numeri chiari, almeno per quanto riguarda le provviste che non rappresentano un problema. Certo, ora bisogna vedere portando il progetto in Procura, poi si potrà procedere. -Il neo patron continua dichiarandosi schiacciato dalla stampa – Lo avete visto anche voi, ce li ho tutti contro. Solo qualcuno dice “prima vediamo”, adesso con il passare del tempo qualcuno comincia ad avere qualche dubbio in meno, ma ci siamo scontrati contro problematiche di ogni tipo. Prima di attaccare io avrei aspettato.  Non attribuisco responsabilità, non mi piace. Preferisco guardare avanti e fare il mio lavoro. Sono fiducioso.  Noi andiamo avanti e adesso dopo la due diligence abbiamo numeri chiari in mano. Aspettiamo l’incontro con la Procura per avere le idee ancora più chiare e procedere.” Riguardo la partita con l’Udinese si recupererà  mentre la prossima partita si giocherà regolarmente.

“L’unico collega che mi ha chiamato è stato Morgan De Sanctis. Gli altri a distanza, quando si chiede loro un parere sulla nostra situazione, esprimono solidarietà, ma nei fatti nessuno si è fatto vivo a parte il portiere della Roma. Bisognerebbe capire che ciò che è successo a noi, in un calcio malato come quello italiano, può accadere a chiunque”-  ha affermato il capitano del Parma Alessandro Lucarelli, in un’intervista esclusiva ai microfoni di Tele Radio Stereo qualche giorno fa. Intanto  alcuni calciatori del Parma avrebbero fatto partire le raccomandate con la richiesta di messa in mora del club. Questa possibilità in realtà è già superata visto che la magistratura ha avanzato l’ipotesi di fallimento. L’incontro tra il sindaco Pizzarotti e il presidente Manenti intanto è slittato ancora.