Il Milan sbanca l'Olimpico, Roma al quinto posto

La Roma esce sconfitta dallo stadio Olimpico dal duo Cutrone-Calabria. Dopo un primo tempo in cui i giallorossi hanno tenuto in pugno la gara, nella ripresa il Milan trionfa nella rirpesa contro una squadra che si è letteralmente sciolta, incapace di reagire. Gattuso ora si ritrova a soli 7 punti dal quarto posto, adesso occupato dall'Inter, ad una settimana dal Derby della Madonnina. Di Francesco, al momento, è fuori dalla zona Champions.

La partita 

Il buon avvio della Roma non spaventa il Milan, che col passare dei minuti abbassa i ritmi e mantiene un maggior possesso palla, utilizzando specie l'asse Bonaventura-Calhanoglu per impensierire i giallorossi dalla parte di Bruno Peres. La grande attenzione tattica di Roma e Milan limita inevitabilmente spettacolo e occasioni (Nainggolan 'lancia' Calhanoglu e poi lo rimonta): sfila a lato il destro di Pellegrini, disturbato da Biglia (38'). Il primo intervento di Alisson nel recupero del primo tempo, quando è costretto a uscire ai limiti dell'area per dare una mano a Peres sullo scatto di Calhanoglu. Altra storia la ripresa, tutta a tinte rossonere. Al termine di un'azione avviata da Kessie e rifinita da Suso, Cutrone brucia Manolas e beffa da due passi Alisson, portando il Milan in vantaggio. Reazione immediata della Roma: percussione centrale di Schick e Perotti manca di poco il bersaglio. Riecco il Milan: Kessie e Calanhoglu sparano, Alisson risponde presente, poi il diagonale del turco si spegne fuori. Scocca l'ora di Dzeko (fuori Nainggolan) subito dopo il salvataggio di Romagnoli e Donnarumma su un positivo Schick. Che occasione per il Milan al 72': Calhanoglu serve Kalinic, da poco subentrato a Cutrone, Alisson compie un miracolo e poi Manolas è decisivo in anticipo su Romagnoli. E' appena ritardato il raddoppio del Milan: Kalinic dentro per Calabria, tocco sotto sull'uscita di Alisson e Gattuso vola. Mancherebbe ancora un buon quarto d'ora, ma la reazione giallorossa è confusa e sterile; anzi, al 92', Borini si divora la palla del 3-0 a porta vuota su assist di Calhanoglu. L'Olimpico fischia la Roma.

Cutrone: “Vogliamo la finale di Coppa Italia”

“Sono troppo felice, perché è una vittoria pesante, troppo importante: sono contento per i tre punti, prima che per il mio gol. L'abbraccio finale a Gattuso? Il mister tiene tantissimo a questo gruppo: ci siamo uniti tanto nell'ultimo periodo e ora stiamo dimostrando di essere una grande squadra”. Così Cutrone, il baby campione del Milan commenta la vittoria all'Olimpico. E in vista del derby afferma: “Prima pensiamo a mercoledì: vogliamo andare in finale di Coppa Italia”.

Di Francesco: “Non possiamo esse tranquilli e contenti del risultato di oggi”

“Il primo tempo la squadra ha fatto una buona gara, non concedendo niente al Milan, ma è mancata nelle giocate finali: nei 20-25 metri non siamo stati bravi. Nella ripresa dopo il gol siamo svaniti, questo fa preoccupare e riflettere. Spesso cerchiamo alibi dal punto di vista fisico, ma io nel primo tempo ho visto una squadra compatta che ha fatto una buona gara”. Il ct giallorosso, Eusebio Di Francesco, al termine del match, fa il quadro della situazione, commentando così la sconfitta contro il Milan: “Non possiamo esse tranquilli e contenti del risultato di oggi. Ci aspettavamo un’altra partita e un’altra prestazione. Nel secondo tempo la squadra si è disunita, mi meraviglio di questo e sono dispiaciuto del risultato e della sconfitta. Nel primo tempo avevamo creato situazioni pericolose, ma c’è stata poca convinzione. Al loro gol, poi, su una palla che avevamo preparato, dovevamo difendere meglio l’area di rigore”. E aggiunge: “Ci siamo abbassati troppo sul loro primo gol e ci siamo fatti sorprendere con troppa facilità. Il calcio è fatto di episodi e la loro rete ha determinato la dinamica della gara. Noi, però, dovevamo saper reagire. Non possiamo scemare così se vogliamo essere grandi. Non possiamo spegnerci così, è una responsabilità che devo prendermi io e che devo passare ai ragazzi, non possiamo più premetterci passi falsi come questo”. “Nella ripresa ho avuto la sensazione di un calo fisico e, anche se questo dato mi preoccupa, devo dire che la squadra nel primo tempo ha retto il campo recuperando i palloni nel centrocampo del Milan – prosegue -. Ci è mancata un po’ di cattiveria, però lo diciamo spesso e sembra un alibi: bisogna star zitti e lavorare”. Si assume tutte le colpe: “L’allenatore sono io e sono il primo responsabile”. E sulla sostituzione di Nainggolan afferma: “Al di là del fatto che ha avuto un bruttissimo trauma che lo ha portato a uscire senza un dente e con qualche giramento di testa, avevo bisogno di dare scossa alla squadra mettendo un attaccante in più. Radja non sta attraversando il suo miglior momento da quando è alla Roma, ma abbiamo bisogno di lui: ha delle caratteristiche importanti”.